Più asilo per tutti

La nuova legge regionale sui servizi per l'infanzia affronta l'emergenza della mancanza di posti ai 'nidi'

Introdurre tipologie innovative di servizi adatte alle esigenze differenziate e flessibili delle famiglie e valorizzare esperienze e sperimentazioni positive di tante iniziative private. È quanto si propone di fare la nuova Legge regionale sui servizi per l’infanzia e il Regolamento per la disciplina di autorizzazione al funzionamento degli asili nido, recentemente approvato dal Consiglio delle autonomie locali. ‘L’approvazione all’unanimità del regolamento sugli asili nido è la naturale evoluzione di un processo di concertazione che ha visto impegnati per molti mesi i Comuni e l’assessorato regionale ‘ ha specificato l’assessore regionale all’istruzione Maria Prodi. – Solo una condivisione dei grandi obiettivi e delle concrete e quotidiane problematiche permette di fare passi avanti veramente innovativi e di rispondere alle emergenze poste alle istituzioni dalla richiesta di servizi per l’infanzia’. Secondo la Cisl, infatti, oltre 2000 famiglie rischiano di rimanere fuori dalle liste per accedere ai servizi di asilo nido; altrettanti sono i bambini inseriti nelle lunghe liste d’attesa. ‘Ricomincia così ‘ scrive il sindacato ‘ il calvario per le donne che lavorano di conciliare le esigenze del proprio lavoro con quelle di madri e, quindi, di cura dei propri figli’. Per l’assessore Prodi, quindi, è necessario raggiungere una vera universalità del servizio per l’infanzia che dia sicurezza alle famiglie e un maggiore slancio delle donne alla partecipazione alla vita pubblica e lavorativa. ‘La legge regionale può aprire una nuova fase che, ancorché da costruire – ha concluso l’assessore – potrebbe portare all’introduzione di tipologie innovative di servizi adatte alle esigenze differenziate e flessibili delle famiglie, intrecciando la disponibilità di tante iniziative private, ad intraprendere nuove vie di autoimprenditorialità’. La Cisl regionale, però, precisa che nonostante che ‘la Regione si sia dotata otto mesi fa di una buona legge regionale per regolare e sviluppare l’offerta dei servizi per l’infanzia, il piano attuativo dovrebbe prevedere alcuni punti essenziali’. Primo fra tutti un piano triennale di programmazione di sviluppo delle reti degli asili nido, comprensivi del pubblico e del privato, andando incontro al principio della sussidiarietà; mettere insieme 15 milioni di euro per soddisfare la domanda reale e sociale di posti; offrire una possibilità di lavoro ad almeno 400 educatrici disoccupate o impegnate in lavoro sommerso; prevedere la compartecipazione delle famiglie ai costi del servizio, sulla base delle condizioni economiche e sociali.

AUTORE: Umberto Maiorca