La seconda giornata di campionato ha ribaltato sostanzialmente i giudizi emersi dai primi novanta minuti riguardo le squadre umbre.
Questa è un po’ la tendenza naturale di un campionato tradizionalmente equilibrato come la serie B che si aggiunge al normale rodaggio iniziale che va messo sicuramente tra le variabili da considerare quando si cerca di delineare un giudizio e di attribuire un valore ad una squadra.
Il Perugia quadrato e determinato della prima giornata cade a Pescara in una serata di confusione tattica e di scarsa determinazione. Bisoli cambia strada rispetto all’impostazione di 5 giorni prima e propone una difesa a 3 poco rodata, che comunque regge dignitosamente l’attacco di un non trascendentale Pescara.
Il cambio tattico, con Fabinho spaesato a sinistra e Lanzafame non a suo agio e poco ispirato come seconda punta, sbilancia questo Perugia che appare in inferiorità numerica in ogni zona del campo e in difficoltà a costruire pericoli nell’area biancoazzurra, seppur mantenendo il pallino del gioco.
I 2 gol pescaresi nascono da episodi, come terrà a ribadire nel post partita mister Bisoli, e anche piuttosto dubbi – molto generoso il rigore nel primo tempo e incerta la posizione dell’attaccante nel secondo gol – ma in fondo il risultato è giusto per un Perugia apparso stranamente sottotono dal punto di vista della grinta e della determinazione, qualità principale della nuova gestione. Molto più prevedibili i problemi di qualità del centrocampo, assortito forse troppo per contenere e poco per offendere.
Il ritorno della difesa a 4 nel secondo tempo e i cambi in avanti, denotano che l’allenatore emiliano sta cercando una quadratura per ora non semplice, ma che si può certamente ottenere con il lavoro.
Sabato prossimo arriverà al Curi un Crotone motivato e rinfrancato dalla vittoria raggiunta nel finale contro il Novara dopo una rimonta insperata, ma il Perugia non può fallire l’appuntamento con la vittoria.
Tutt’altra aria si respira a Terni. I rossoverdi dovevano essere la vittima predestinata di un Cagliari troppo superiore tecnicamente. Nonostante lo svantaggio invece, gli uomini di Toscano, recuperati un paio di elementi a centrocampo assenti nella prima contro il Trapani, giocano una partita di attacco, imbrigliano un Cagliari troppo compassato e sicuro di sé e producono molte occasioni per pervenire al meritato pareggio che viene raggiunto, all’ultimo tuffo, con un colpo di testa di Valjent a tempo scaduto.
Si tratta solo di un punto guadagnato, ma in questo momento, con 40 partite davanti, conta molto di più la prestazione che fa intravedere i progressi nel gioco ma soprattutto un gruppo coeso e determinato, atteggiamento non pervenuto alla prima uscita di 7 giorni prima. Il percorso, anche in questo caso è ancora lungo, e non sono poche le problematiche da sistemare, a iniziare dalla scarsa vena realizzativa degli attaccanti.
Il calendario, poi, non è dalla parte dei rossoverdi che, dopo la favorita del campionato, sono attesi da un Modena ancora al palo, con la necessità assoluta di fare punti davanti al proprio pubblico.
Le altre di B
Il Livorno, con l’unica vittoria esterna della giornata è solo in testa a punteggio pieno dopo 2 giornate di campionato. I labronici rimontano lo svantaggio iniziale sul campo del Como che rimane ultimo a 0 punti. Le presunte favorite del campionato inciampano non andando oltre il pareggio. Il Bari impatta a Vicenza per 0 a 0, la Salernitana a Brescia in un rocambolesco 2 a 2, lo Spezia in casa inaspettatamente contro una Pro Vercelli già in forma che rimonta lo svantaggio iniziale e chiude sull’1 a 1. Il Cesena, ridotto in inferiorità numerica, deve cedere addirittura all’Entella che rimonta e fa suoi i primi 3 punti di campionato. Tra le altre vittorie spicca quella dell’Avellino nel finale contro il Modena per 2 a 0 e quella del Lanciano che piega l’Ascoli e riscatta la sconfitta dell’esordio. Chiude la giornata il pareggio 1 a 1 nel posticipo del lunedì tra Latina e Trapani.