Dal Cantico dei Cantici al Manuale di gestione d’impresa; dalle riflessioni in mezzo alla natura umbra alla stesura di un libro sulla economia circolare. Disegnare il futuro su traiettorie di apprendimento inconsuete, imparando dalle parole di San Francesco: “Cominciate col fare il necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.
Questa l’ispirazione che guida il progetto “Percorsi Assisi”: una nuova idea di alta formazione interuniversitaria, ideata dal Sacro Convento e l’Istituto Teologico di Assisi in collaborazione con la Luiss Guido Carli, l’Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano e la Federico II di Napoli, che sarà presentata il 19 giugno alla Luiss.
Tra i relatori, Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss; padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi; don Carlo Maccari, vicepresidente dell’Istituto Teologico di Assisi; Matteo Caroli, docente alla Luiss di Economia e gestione delle imprese; Gaetano Manfredi, rettore della Università Federico II di Napoli; Angelo Paletta, docente di Controllo delle performance e gestione dei costi all’Alma Mater di Bologna; Veronica Chiodo, ricercatrice del Politecnico di Milano. Modera padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento.
In che cosa consiste “Percorsi Assisi”
Dal 31 agosto all’8 settembre, al Sacro Convento di Assisi, cinquanta studenti universitari e laureati under 35 saranno i protagonisti di una settimana di lezioni sul campo, lavori di gruppo e “riflessioni sulle sfide dell’economia circolare, dell’etica di impresa e della comunicazione”, ma anche visite alle grandi aziende radicate nel territorio alternate a passeggiate all’aria aperta.
L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è promuovere una positiva “contaminazione” di visioni ed esperienze con alcuni dei valori propri del cammino francescano, quali ad esempio lo stupore di fronte al reale, la cura dell’ambiente come “casa comune”, la capacità di accogliere l’altro nella differenza e la condivisione fraterna.
“Il tempo che viviamo, con la sua frenetica rincorsa alla velocità del progresso a tutti i costi”, sottolinea Lo Storto, “ci impone di rallentare e ragionare sul valore che creiamo con le nostre azioni. Ciò che oggi manca è l’allenamento alla lentezza. Non una lentezza sterile, fine a sé stessa, ma una lentezza ragionata, che stabilisce delle priorità e fissa degli obiettivi a lungo termine”.
“Percorsi Assisi” sarà l’occasione per sviluppare veri e propri “laboratori” del pensiero e dell’azione, in cui i giovani, accompagnati dai docenti, verranno chiamati a ricercare, riflettere, dialogare, e, in certi casi, anche a lavorare insieme, sotto il profilo della responsabilità e della consapevolezza, affinando le proprie abilità individuali.
Grazie alla partecipazione di professori di enti culturali dell’Istituto Teologico di Assisi e il Sacro Convento in collaborazione con i docenti delle Università coinvolte, l’esperienza permetterà ai futuri manager di raggiungere una visione sapienziale-integrale e di vivere una dimensione sia formativa sia spirituale, ampliando le proprie conoscenze e nutrendo, con l’arte e la natura, la propria anima. Come diceva San Francesco D’Assisi:
“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.”