La maggioranza di centrosinistra ha espresso fiducia alla presidente Catiuscia Marini, ma i problemi non sono stati risolti. Perché l’assessore alla Sanità, Luca Barberini, non è rientrato nella Giunta regionale – nonostante l’invito della Marini – dopo lo strappo per le nomine in sanità, e le mozioni presentate dalle minoranze, pur respinte, hanno mostrato come il gruppo Pd non sia unito.
La situazione politica della maggioranza non è però precipitata dopo l’avvertimento lanciato dalla Marini nell’aula di palazzo Cesaroni: “Se la rotta non sarà più il programma di governo, il dedicare tempo e attenzione a risolvere i problemi degli umbri, non ci sono più compatibilità e ragioni per cui questo cammino debba andare avanti”. Ma lo stesso documento della maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale sulla crisi di Giunta, per Barberini, “non risolve tutti i problemi sul tavolo”.
L’ex assessore ha votato l’atto di fiducia ma ha rilevato che “le difficoltà sono nei fatti, e mi spiace che su questo il segretario del mio partito minimizzi. Al di là dei nomi, dopo 20 anni le persone vanno sostituite: altrimenti non si capisce perché i politici debbano essere cambiati dopo un po’ di anni, e i tecnici restano lì a vita. E soprattutto, non amiamo ‘un uomo solo al comando’”.
Barberini prende di mira il segretario regionale del Pd, Giacomo Leonelli, e Walter Orlandi, ora direttore regionale della Sanità. Si è consumato in Consiglio regionale un altro passaggio di quella crisi in atto nel centrosinistra che non riesce a trovare, ancora, una soluzione. In sostanza, si è preso tempo con il documento di fiducia alla Marini per non rischiare di andare alle urne.
La stessa Presidente ha sottolineato, nella replica, che “apprezzo quello che ho ascoltato dai consiglieri di maggioranza, ma il tema sarà come questa loro fiducia si traduca poi nell’azione di governo. Io la votazione di fiducia la considero un atto di fiducia importante – ha ribadito – ma la capacità politica di maggioranza si misura negli atti di governo, secondo le priorità che ci siamo dati per rispondere ai problemi reali dell’Umbria. Non basteranno solo il Defr e il bilancio a misurare le nostre capacità: dovremo mantenere coerente il programma di governo e la velocità di attuarlo”. Il portavoce del centrodestra, Claudio Ricci, ha ricordato l’invito della Marini a Barberini a rientrare in Giunta dopo le sue dimissioni, “ma questo non sta avvenendo, e quindi questo non chiude le problematiche emerse nella maggioranza”.
Ricci affermato che “ora la fiducia è arrivata, e la Giunta – ha concluso – sembra andare in discesa, ma anche le discese possono creare qualche problema. Per questo, non abbiamo presentato una mozione di sfiducia oggi, ma eventualmente lo faremo nei prossimi mesi, se questo governo regionale continuerà ad avere problemi aperti”.