Il microcredito approda in Umbria grazie all’iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Per le necessità della famiglia o per la propria attività lavorativa potrà ricevere un piccolo prestito anche chi non può presentare le garanzie formali normalmente richieste per un credito bancario.
“Crediamo in ciò che credi” è lo slogan scelto per questo progetto “Microcredito Perugia”, presentato alla stampa mercoledì in occasione della firma del protocollo d’intesa tra Fondazione, Caritas di Perugia, Banca Credito Cooperativo di Mantignana e Unicredit Banca, rappresentati rispettivamente dal presidente Carlo Colaiacovo, dal Vicario diocesano mons. Paolo Giulietti, dal presidente Antonio Marinelli e da Gianfranco Caponeri. Al progetto collaborano anche la Provincia di Perugia e il Comune di Perugia attraverso i loro “Servizi sociali”.
““Microcredito Perugia” rientra a pieno titolo tra le nostre attività istituzionali che riguardano appunto le attività benefiche, assistenziali di pubblica utilità” ha detto Colaiacovo, sottolineando la scelta della Fondazione di dare priorità alle necessità delle persone rispetto a richieste sui beni culturali. “Per una tela non fa differenza se il restauro arriva dopo 500 o 502 anni. Per una famiglia due anni possono essere decisivi!”. Il Fondo di garanzia istituito dalla Fondazione con una dotazione di 100mila euro interverrà in caso di ritardo o di mancato pagamento delle rate.
Per accedere al microcredito sono ridotte al minimo le pratiche burocratiche: da gennaio gli interessati potranno direttamente rivolgersi alla Caritas diocesana oppure ai Centri di Ascolto attivi presso la Provincia di Perugia e presso il Comune di Perugia, dove avranno tutte e informazioni e saranno aiutati a formulare il progetto e le domande. Le domande verranno direttamente inoltrate al Comitato di valutazione formato da rappresentanti degli enti firmatari dell’intesa.
La vera novità della procedura è data dalla “garanzia”, che non è patrimoniale ma personale perchè, ha sottolineato Caponeri di Unicredit, “c’è un sistema di solidarietà e di contatti che non lascia sole le persone” né nella fase di presentazione della richiesta né in quella successiva della restituzione del credito.
L’iniziativa, ha detto mons. Giulietti, “segna un salto di qualità” negli aiuti alle famiglie in difficoltà temporanee perché “riconosce la loro dignità”, dà loro “speranza” in quanto “come dice lo slogan, si incoraggiano le persone a credere nelle loro risorse. Infine perchè rappresenta una “profezia” che è un auspicio “per un modo nuovo di condurre l’economia nel quale le persone e il sociale sono la vera risorsa di una economia in crescita”.
“Le persone che si rivolgono alla Caritas non chiedono solo aiuto ma speranza e la speranza puoi darla se, come dice lo slogan, credi in ciò che credono” ha aggiunto Daniela Monni, direttrice della Caritas diocesana. Colaiacovo ha annunciato anche che le Fondazioni bancarie dell’Umbria stanno valutando una nuova disponibilità a favore del Fondo di solidarietà delle Chiese dell’Umbria per il quale, ha ricordato, ”siamo intervenuti con 750mila euro”. La decisione potrebbe essere presa entro gennaio.
Per la famiglie e il lavoro arriva il microcredito
Anche in Umbria, per iniziativa della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia
AUTORE:
Maria Rita Valli