Pellegrinaggio dalla Lituania ad Umbertide

Dall'ex Repubblica sovietica in 32 per i 25 anni di pontificato del Papa

Un gruppo di pellegrini della Lituania (Vilnius), partiti a piedi il 7 giugno e diretti a Roma dove arriveranno il 14 ottobre (per commemorare l’anniversario dei 25 anni del Pontificato del Papa e ricordare i dieci anni della sua visita in Lituania), hanno fatto sosta presso la parrocchia di Cristo Risorto di Umbertide. Sono venuti con la croce lituana e affrontano questo viaggio come offerta per espiare i peccati del mondo e per chiedere la pace fra i popoli. Il 3 ottobre scorso sono arrivati alla Fratta 32 pellegrini, con tanto di croce e bandiera lituana, i quali hanno attraversato la città prima di prendere parte alla messa, per ripartire poi la mattina seguente in un’altra tappa in direzione del Vaticano. L’episcopato della Lituania da cui provenivano non ha potuto finanziare questo particolare viaggio a causa della mancanza di fondi, e perciò tutta la responsabilità organizzativa era lasciata ai singoli pellegrini. L’Arcivescovo della diocesi Lituana di Vilnius ha fatto comunque sapere al parroco di Cristo Risorto mons. Luigi Lupini – tramite lettera – che si trattava di un gruppo di buoni cattolici, pieni di entusiasmo e già avvezzi a questo tipo di esperienze. Il responsabile del gruppo era Gimtaras Nautziunas, membro dei Legionari della Santissima Vergine Maria. Essi chiedevano in una missiva che li precedeva, il pernottamento e qualche pasto, con semplici esigenze che li avrebbero fatti dormire sul pavimento coi loro sacchi a pelo.Arrivano all’ora stabilita, tutti in fila, quasi in processione, cantando inni alla Vergine, con quelle grosse voci baritonali tipiche del mondo russo. Poi, alla nostra domanda su chi del gruppo parlava italiano tutti mi indicano lei, Virginia Lapinskiene, donna alta e robusta, alla quale abbiamo chiesto il significato di questo pellegrinaggio. “Noi l’abbiamo intrapreso fondamentalmente per pregare per la pace nel mondo, perchè sappiamo che Dio guarda i nostri passi e ascolta le nostre preghiere. In secondo luogo, il pellegrinaggio è fatto per ricordare i 25 anni del Pontificato del Papa e per ricordare i 10 anni della sua venuta a Vilnius. Cosa può significare e rappresentare per l’uomo di oggi? Il pellegrinaggio è sollecitazione a riflettere, a essere viandanti e vedere la nostra vita come un viaggio verso una meta. Anche l’uomo di oggi può sentire, quando si libera da tutti gli artifici, che la nostra vita è un cammino, che siamo tutti viandanti con una meta davanti. Però, per molti, oggi, forse si è perso questo. Infatti per l’uomo del nostro tempo sembra essersi perso questo senso del camminare, del soffrire, dell’impegnarsi per raggiungere una meta”. Quando vi è venuta l’idea di fare questo pellegrinaggio e in quanti siete?”E’ qualcosa che abbiamo sentito dentro di noi circa tre anni fa, e , superati certi problemi di carattere economico abbiamo intrapreso questa “avventura”.In tutto, siamo 32; giovani, meno giovani, famiglie già costituite e altre che lo stanno diventando. Io, per esempio, sono sposata e ho già due figli grandi che si sono sposati a loro volta”. E i giovani cosa pensano di questo lungo viaggio?”Bisognerebbe chiederlo a loro! Io sono convinta che è una dimostrazione di fede il vedere che queste persone camminano per le vostre strade, portando una croce e recitando delle preghiere…e poi arriveranno dal Papa per consegnare le loro intenzioni nelle sue mani”. E’ una forma, questa del pellegrinaggio, diffusa in Lituania?”Sì, certamente; ci si mette in viaggio per risvegliare le capacità del nostro spirito, per ritornare a noi stessi e al nostro rapporto privilegiato e personale con Dio. Pensa che il nostro gruppo è già stato intorno alla Lituania in pellegrinaggio per tre mesi, non più tardi di due anni fa.E l’anno scorso abbiamo portato la crocre in giro per un’altra parte della Lituania per 40 giorni. Nei pellegrinaggi visitiamo i santuari e vi depositiamo le nostre suppliche”. E il Papa è a conoscenza di questo vostro viaggio e delle sue motivazioni?Virginia, abbassando gli occhi, risponde “Credo di sì; anzi ne sono sicura! Già in questi giorni ha ricevuto il nostro Presidente e avrà avuto da lui notizie di noi”.

AUTORE: Fabrizio Ciocchetti