Partiti alla prova delle urne

C’è maretta: le anime del Pd non si sono mai unite.

È arrivato il momento del voto. Saranno circa 115 mila gli elettori umbri chiamati alle urne fra due giorni per l’elezione del sindaco e per il rinnovo dei Consigli comunali. Il test elettorale non è esteso, visto che sono complessivamente 9 i Comuni interessati (Gubbio, Città di Castello, Assisi, Trevi, Nocera Umbra, Bevagna, per la provincia di Perugia, Amelia, Avigliano Umbro e Montecastrilli nel Ternano). Come noto, Gubbio, per la concomitanza con lo svolgimento dei Ceri, voterà una settimana dopo (il 22 maggio). Va ricordato che sono solo tre i Comuni (Gubbio, Città di Castello ed Assisi), con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti, che potranno andare al ballottaggio se nessuno dei candidati supererà, al primo turno, il 50 per cento. Per gli altri Comuni si voterà con il sistema maggioritario a turno unico. L’appuntamento elettorale ha comunque un suo peso, soprattutto nel centrosinistra, visto che nel territorio regionale si stanno consumando pesanti spaccature nelle maggioranze che reggono il Comune a Terni (il sindaco Di Girolamo si è dimesso e sta tentando di ricucire la tela) ma anche a Spoleto. Il motivo è sempre quello: le anime del Pd (prima Ds e Margherita) non si sono mai unite e, alla lunga, le divisioni politiche e culturali sono superiori al desiderio di unità e di potere. Nel centrodestra si conta nella conferma di Assisi, da 14 anni governata dal Pdl, con i sindaci Giorgio Bartolini e Claudio Ricci che, dopo essere stati alleati, ora si sfidano in una battaglia che è stata poco francescana. Terzo incomodo Carlo Cianetti, che guida lo schieramento del centrosinistra. Sono una trentina i candidati alla fascia con la presenza, incredibile, di 59 liste. A Città di Castello la sfida è tra Luciano Bacchetta, appoggiato dal centrosinistra senza l’Idv, e Cesare Sassolini, per il centrodestra, mentre a Gubbio si contendono la poltrona di sindaco Lucio Lupini (centrodestra) e Diego Guerrini (centrosinistra). Quando si vota. I seggi per le votazioni saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica 15 maggio e dalle 7 alle 15 di lunedì 16 maggio. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede e si darà la caccia a “Mister Preferenze”.Meno consiglieri e assessori. Diminuirà considerevolmente il numero dei consiglieri e degli assessori. Nei Comuni fino a 3.000 abitanti si passa da 12 a 10 consiglieri e da 4 a 3 assessori. Nei Comuni con popolazione fra i 3 e i 10 mila abitanti, i consiglieri diminuiscono da 16 a 13, mentre gli assessori scendono da 6 a 4. Per i Comuni tra i 10 mila e i 30 mila abitanti i consiglieri sono 16 e non più 20, e gli assessori 5 e non 7. Per i Comuni tra i 30 mila e i 100 mila abitanti i consiglieri sono 24 (non 30) e gli assessori 6 (non 10). Meno spese, ma qualche muso lungo in più dopo la scelta delle Giunte.

AUTORE: Emilio Querini