“Cento anni fa iniziava il cammino della Rivista San Francesco. Se dovessi fare una sintesi del cammino vissuto direi: dal buio del terremoto alla luce della Fratelli tutti”: “Fratelli tutti” è l’ Enciclica che papa Francesco ha voluto firmare ad Assisi; il “buio del terremoto” è il primo ricordo che lega padre Enzo Fortunato all’ Umbria e alla Basilica, dove arrivò proprio nell’ anno del sisma, nel 1997.
L’ ormai ex direttore della Rivista dei frati di Assisi e portavoce della sala stampa del Sacro convento affida ad un editoriale le sue riflessioni. A partire da gennaio il direttore responsabile è fra Riccardo Giacon, mentre fra Giulio Cesareo, direttore editoriale, è portavoce e direttore della sala stampa (qui trovi il comunicato della rivista “San Francesco patrono d’Italia” con la presentazione di fra Giacon e fra Cesareo).
“Il giornale – sottolinea, fra l’ altro padre Fortunato – si è distinto in questi anni per aver promosso un tavolo costante di confronto fra idee diverse, salvo dire quando era necessario, la propria”. “Abbiamo cercato di trasmettere – osserva padre Fortunato – la dignità dell’ uomo pensando e stando con i poveri, Con il Cuore (lo spettacolo di solidarietà trasmesso ogni anno su Rai 1, ndr.) è stato questo; abbiamo rilanciato il messaggio natalizio di pace, il Concerto di Natale lo ha reso concreto; abbiamo messo in dialogo uomini e donne credenti e non, Il Cortile di Francesco li ha fatti riscoprire fraternità.
Penso, inoltre, a due grandi documenti diventati bussola per molti uomini di buona volontà: Il Manifesto di Assisi, che appartiene ormai ai laici del nostro tempo; La carta di Assisi, prezioso decalogo per chi opera in questo difficile e affascinante mondo della comunicazione”.
“Oggi – racconta ancora padre Fortunato – vivo questo passaggio con una consapevolezza: non è importante pensare alle cose fatte, ma a quanto c’ è da fare. È il tempo di amare ciò che mi è chiesto come amo ciò che ho scelto sapendo che la bussola è Gesù, cuore della buona notizia”. “Ringrazio fra Marco Moroni (attuale custode del Sacro convento, ndr.) per l’ invito a continuare a divulgare il messaggio evangelico e francescano con creatività e a stare accanto ai poveri con l’ iniziativa solidale Con il Cuore. Il grazie verso tutti – conclude – diventa preghiera e compagnia per il prossimo viaggio”.