Padre Antioco Mahinay: un nuovo sacerdote nella comunità di Santa Rita

Un container per le missioni nelle Filippine

Un nuovo padre dalle Filippine è arrivato nella Comunità degli Agostiniani Scalzi del Ss. Crocifisso in S. Rita di Spoleto: padre Antioco Mahinay, già da un mese nella città umbra ma confermato solo mercoledì 19 novembre scorso, con una lettera della Curia Provinciale italiana Oad. Ordinato proprio nel suo paese natale e, precisamente, a “Butuan City” l’ultimo 28 agosto – giorno in cui si festeggia Sant’Agostino d’Ippona – aveva già trascorso il suo periodo di studi in Italia, ad Acquaviva Picena. Ora, il nuovo padre, è particolarmente preso nell’attività pastorale della parrocchia facente capo al Ss. Crocifisso, nonostante non abbia un ruolo pastorale preciso. Ed è proprio in questo periodo che nella parrocchia di Santa Rita si sta raccogliendo un container destinato alle missioni agostiniane nelle Filippine. Per l’ottavo anno consecutivo dall’Italia, ad opera di padre Modesto Paris, attuale parroco della comunità spoletina, si inviano generi vari (alimentari, prodotti per la casa e per la persona,…) capaci di sostenere le varie case che gli Agostiniani hanno sparse nelle isole Filippine, con cui possono aiutare la povertà della zona. Padre Antioco, ricordando il periodo del seminario, afferma: “E’ difficile spiegare quello che significhi il container per quelle persone, l’aiuto che comporta. File e file di persone che padre Luigi – missionario, originario del Trentino – accoglie e aiuta. E non si stanca mai”. Il container parte ogni anno a dicembre da Genova, dove c’è un’altra comunità agostiniana e dove l’aeroporto regala il trasporto dello stesso. Collaborano inoltre le cooperative della Val di Non (Trentino), una parrocchia di Torino e, dallo scorso anno, tutte le altre zone italiane dove c’è la presenza agostiniana scalza. Arriva nelle Filippine nel periodo dell’Epifania, periodo di “doni!” “Un amore ricambiato”Padre Antioco, annunciando che si trova bene nella parrocchia di S. Rita, racconta entusiasta del suo rapporto con Dio: “Davvero grandiose e misteriose le opere del Signore: perché nelle fatiche che ho subito negli anni formativi, Dio mi ha fatto scoprire nel cuore la mia verità che è la verità di Dio stesso. Ero fuori mi stesso a causa di vagabondare nel mondo, ma ora dalla illuminazione divina, mi ha condotto nella vastità del suo amore, ha vinto la mia cecità e mi ha dato la vista così penetrante come la spada di due tagli che riesce a scrutare il mio cuore. Questa è la verità che è stata donata a me nel momento del mio battesimo, mi ha dato la luce nel suo Figlio. Questa luce illumina ogni cuore coperto di nebbia dell’egoismo. La verità della luce è venuto a noi per dare luce anche gli altri tramite il nostro servizio gratuito. Così sono stato chiamato di essere innanzi tutto luce a mi stesso per diventare luce agli altri. Essere luce per gli altri, è appartenere al regno che è già ma non ancora. Non è facile essere luce se non abbiamo Cristo come olio della nostra lampada. Quindi teniamo sempre l’olio di Cristo per essere sempre accessi, ma la fatica umana a volte tendeva a spegnere la nostra fiamma”. Padre Mahinay, definito “un’artista” da molti – anche dai suoi superiori – per la sua facilità nel disegno e nella grafica in generale, tra le varie attività pastorali è anche impegnato, nella comunità spoletina, nella realizzazione del nuovo sito della parrocchia: www.psrita.oadnet.it.

AUTORE: Eleonora Rizzi