“Cristianità d’Occidente e cristianità d’Oriente: secoli VI-XI”: è stato questo il tema della 53a Settimana del Centro italiano Studi Alto Medioevo (Cisam) tenuta a Spoleto dal 24 al 30 aprile scorso. Tema di estrema attualità, oggi che Occidente e Oriente sono così tragicamente a confronto e riaffiorano conflitti di carattere anche teologico, come il dissidio sunniti-sciiti in Iraq. Non si dimentichi che i secoli del primo Islam sono proprio il VII e l’VIII e che anzi l’Islamismo, al suo sorgere, fu interpretato come un’ennesima eresia in ambito cristiano, con un Allah che poneva fine alle varie dispute trinitarie. Con la caduta dell’Impero romano in Occidente, la sorte di Roma appariva ormai segnata e Bisanzio innalzava la sua bandiera contro il primato del Pontefice romano. E sarebbe stata la peggiore delle soluzioni con un Oriente in preda alle grandi eresie trinitarie e cristologiche, da Ario a Nestorio ed Eutiche (arianesimo, nestorianesimo e monofisismo), da Sergio a Severo e Pirro (monoergismo e monotelismo) da Fozio (IX sec.) a Michele Cerulario (XI sec.) che nel 1054 consumava definitivamente lo scisma, anatemizzando il Papa, in risposta alla scomunica partita da Roma contro di lui. Anatema e scomunica che sarebbero stati cancellati soltanto nel 1965 (Concilio Vaticano II e insieme decreto del Patriarca Atenagora). Si comprende quindi tutto il nostro interesse per la Settimana e la presenza alla seduta inaugurale (Teatro Caio Melisso – 24 Aprile) dell’Arcivescovo mons. Fontana con un discorso che, nell’attualità del tema, è stato molto apprezzato e applaudito, come anche quello del sindaco Brunini, che, falcidiato purtroppo il contributo statale, ha voluto rassicurare il Consiglio Cisam, in quanto – egli ha detto – “La cultura non è un optional e l’amministrazione comunale terrà fede al suo impegno, in una Spoleto città della cultura e dell’arte nel mondo”. Ci piace sottolineare la presenza di ben trentatré relatori non solo dall’Italia ma da varie nazioni come Francia, Belgio, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti, Russia, Grecia. Tra i vari temi, Gregorio Magno, Papi e Concili contro le eresie per la verità della fede, il dramma dell’iconoclastia, gli Arabi cristiani e musulmani, la Chiesa di Persia e i Sassanidi, il monachesimo d’occidente e d’oriente, la condizione della donna specie con l’invasione islamica, lo spazio e il sacro a Bisanzio, le sorti dell’arte, la sfera giuridica tra diritto romano e diritto canonico orientale. La pubblicazione degli Atti, entro l’anno, ci consentirà un commento molto più puntuale, data anche la varietà delle lingue nelle relazioni, come quella in inglese di Paul Magdalino, dell’Università di Fife in Scozia (seduta inaugurale) su “Church, Empire and Christendom in the Mediterranean world” (Chiesa. Impero e Cristianità nel Mediterraneo). Il prof. Santerre, dell’Università di Bruxelles, portando il saluto dei colleghi esteri, ha parlato di Spoleto da vero innamorato: incanto ambientale, beni culturali, efficienza d’azione. Ne siamo lieti anche per il Sindaco che ha così sempre nuove conferme alla sua “Spoleto città della cultura, città del mondo”. Ci coinvolge un po’ tutti. Un grazie ammirato, con gli auguri più vivi, al Consiglio del Cisam e particolarmente a Enrico Menestò, subentrato come presidente a Ovidio Capitani, oggi presidente onorario. Parola d’ordine: “Non interrompere la corsa”.
Oriente e Occidente a confronto
Cisam Spoleto: cinquantatreesima Settimana di studi Alto Medio Evo
AUTORE:
Agostino Rossi