Orfeo Goracci, quarantun anni, sposato, una figlia, esponente di Rifondazione comunista, già deputato (92-94) e vice presidente della Giunta regionale (1995-2000, dimissioni nel mese di marzo), è il nuovo sindaco del Comune di Gubbio. Ha vinto, sarebbe meglio dire ha trionfato, il ballottaggio con Ubaldo Corazzi, diessino, sindaco uscente, candidato del Centro sinistra. Le cifre finali parlano chiaro: su 19.854 votanti (70.69% degli aventi diritto, un 10% in meno rispetto al turno precedente) ha riportato 10.623 consensi (55.34%), contro gli 8.573 (44.66%) dell’antagonista. La rincorsa di Goracci verso la conquista della città è cominciata da qualche mese quando riuscito a coagulare intorno a sè, forte di un sicuro carisma personale e di una robusta stima popolare, sia la lista civica “Insieme per Gubbio”, allargata ad esponenti di Ri, che quella dei Verdi. La coalizione ha finito per essere riferimento di quanti esprimevano malcontento per l’operato del governo cittadino ed imputavano al sindaco Corazzi un (presunto) distacco eccessivo rispetto alle aspettative della popolazione. L’ipotesi del “cambiamento”, sulla base del programma elaborato dalla “coalizione alternativa”, ha trovato un terreno sempre più fertile, complice la spinta arrivata dal “centro destra”, interessata a porre fine alla “gestione Corazzi” per proporsi come autorevole candidata alla guida della città fin dalla prossima consultazione amministrativa. In uno scenario nel quale sono confluite diverse situazioni, Corazzi ha chiamato in causa anche il “concorso di ambienti economici della città”, e la rincorsa di Goracci ha avuto il timbro della “marcia trionfale”. Nel “ballottaggio” la sua vittoria è apparsa sicura fin dalle prime battute. Già dagli scrutini delle prime sezioni, magari le più periferiche, il suo successo è apparso difficile da contrastare per una constatazione semplicissima: aumentava ovunque, mentre Corazzi faticava a tenere le posizioni precedenti. Sui trentasette “seggi” il Sindaco uscente ha vinto soltanto in nove località (S. Pietro, Aldo Moro, Via Paruccini, Scritto, Scorcello, Branca, Camporeggiano), raggiungendo il massimo dei consensi (450-174) proprio nella frazione destinata ad ospitare l’ospedale unico. In tutti gli altri Goracci ha lasciato il segno di un consenso che a volte ha quasi raddoppiato quello ottenuto in prima battuta; sotto questo profilo sono significativi i casi di Via Paruccini, straordinaria la soglia dei 986 voti registrata nei due seggi di Madonna del Ponte contro i 516 dell’antagonista, oppure i 1.013 suffragi ottenuti a Padule, antica roccaforte diessina, rispetto ai 603 raggiunti da Corazzi. La “fuga” ha assunto quasi subito ritmi impossibili per l’antagonista. “Chi insegue – aveva profetizzato il neo sindaco nel corso di un incontro con la stampa – riesce quasi sempre ad effettuare il sorpasso, magari sul filo del traguardo”. Questa volta l’impresa è riuscita molto prima dello striscione di arrivo. Goracci, che ha dedicato il successo alla piccola Beatrice, ha ricevuto le congratulazioni di Bertinotti e la promessa che il segretario di Rifondazione sarà a Gubbio il prossimo 25 giugno.
Orfeo Goracci eletto sindaco
Gubbio / Elezioni comunali
AUTORE:
Giampiero Bedini