Il cantiere per la costruzione della pace in Ucraina non deve conoscere soste. Non si deve smettere di alimentare la speranza che per i credenti ha il nome e il volto di Cristo. Bisogna tentare infaticabilmente tutte le strade, ciascuno per la propria parte, ciascuno col proprio mattone di comportamenti e scelte quotidiane, di elevazione del cuore a Dio nella preghiera affinché l’atto del suo dono di pace vinca le nostre chiusure e resistenze, di pressione politica.
In questi giorni la rete Stop the war – Facciamo la pace, composta da 170 organizzazioni locali e nazionali, si rivolge al popolo russo affinché esprima il dissenso rispetto alle scelte del proprio governo. L’appello al popolo russo sarà esposto in italiano e russo sui palazzi delle istituzioni e circolerà nei social per vincere la censura e parlare direttamente ai cittadini che, ne siamo convinti, non condividono né sostengono quella politica di morte.
Si legge nell’appello: “Riprendete, riprendiamo in mano il destino della nostra storia e chiediamo di fermare ogni forma di violenza. Ve lo chiediamo in ginocchio a nome delle vittime: pretendete dal vostro governo la fine della guerra” . Chi volesse postare, far circolare o chiedere di esporre l’appello, può trovarlo su www. stopthewarnow.eu.