Dopo il successo riscosso nelle chiese delle diocesi della Liguria, sta facendo la sua comparsa nelle chiese dell’Umbria un nuovo arredo. È stato denominato “bussolotto” per la sua struttura squadrata a forma di cubo. Normalmente è collocato all’ingresso della chiesa, e non è un arredo liturgico, ma solo economico, che ha lo scopo di raccogliere le piccole offerte dei fedeli che intendono sostenere i loro sacerdoti. Con questo strumento i fedeli che hanno difficoltà a recarsi alla posta o in banca per l’offerta destinata all’Istituto centrale per il sostentamento del clero, possono destinare la loro oblazione mettendo nel bussolotto gli spiccioli che, anche se pochi, alla fine dell’anno possono diventare un aiuto significativo per sostenere non solo il proprio parroco ma anche gli altri 38.000 che ogni giorno svolgono il loro ministero nelle parrocchie italiane. Questa modalità è stata sperimentata da alcuni anni nella diocesi di Genova, si è poi allargata alle diocesi della regione riscuotendo ampi consensi e dando un ottimo risultato. Ora anche a Gubbio ha fatto la sua comparsa, è stato avvistato nella chiesa di San Martino a Gubbio, come in altre chiese dell’Umbria; alla fine dell’anno verificheremo il risultato. Ma non è sufficiente collocare il bussolotto all’ingresso della chiesa, è necessario che i membri del Consiglio per gli affari economici della parrocchia ricordino ai fedeli la sua presenza e la sua funzione, come pure che segnalino con opportuni cartelli i motivi dell’iniziativa. Già, il Consiglio per gli affari economici della parrocchia, che fine ha fatto? I canoni 492 e 537 del nuovo Codice di diritto canonico lo rendono obbligatorio in tutte le parrocchie e in tutte le diocesi. Questo organismo è segno della partecipazione dei fedeli laici alla vita della Chiesa e segno della loro responsabilità, che non è limitata all’aspetto economico amministrativo, ma anche a quello pastorale insieme al relativo Consiglio pastorale. L’Ufficio nazionale della Cei, il corrispondente ufficio in ogni regione e quello in ciascuna diocesi, che è collegato con un responsabile del Consiglio di ciascuna parrocchia, hanno il compito di ricordare ai fedeli l’impegno di sostenere le comunità parrocchiali e i loro Pastori nelle loro molteplici attività, che oggi si rendono necessarie per rafforzare e rinnovare l’opera di evangelizzazione e per sostenere i relativi oneri economici. Occhio allora al bussolotto, ma anche al collegamento con il responsabile di ogni parrocchia, perché, partendo dalla base, si giunge al vertice della piramide e viceversa, in un’azione concorde e concomitante, capace di ottenere efficaci risultati.
Occhio al bussolotto
AUTORE:
Mario Ceccobelli