Il gruppo di giovani delle diocesi umbre sta vivendo intensamente la Giornata mondiale della gioventù di Sydney, iniziata ufficialmente il 15 luglio scorso con la messa del cardinale Georg Pell, arcivescovo della città australiana, e con le catechesi dei Vescovi.
I giovani eredi del messaggio benedettino e francescano, dopo le difficoltà dei primi giorni, sono ora ospiti nella parrocchia di St. Christopher, nella periferia sud-est di Sydney. Sono accolti nella scuola cattolica di quella comunità, sistemati in camere da dodici posti letto con sacco a pelo. L’ambiente è caldo e accogliente. Le famiglie ogni mattina prelevano i giovani dalla scuola e li portano nelle loro abitazioni per la colazione e la doccia.
Presente in ogni momento della giornata il vescovo di Orvieto-Todi, mons. Giovanni Scanavino, sempre pronto ad ascoltare i giovani, con i quali ha instaurato un bellissimo rapporto.
Con il passare dei giorni è cresciuta l’amicizia tra i ‘Papa boys’ umbri e sempre maggiori sono i momenti di confronto e di condivisione.
Con grande sorpresa e felicità la prima catechesi è stata tenuta da mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, folignate di nascita, umbro di formazione, voce autorevole della Chiesa nazionale.
In ogni momento di preghiera comune i giovani delle otto Chiese sorelle dell’Umbria ricordano e pregano sempre per quelli che sono rimasti a Perugia, Castello, Gubbio, Assisi, Orvieto, Spoleto,Terni e Foligno, che si ritroveranno in Assisi per vivere le stesse emozioni di Sydney, per condividere lo stesso amore per Cristo.
Emozionati Natalia Glauser della diocesi di Perugia e Matteo Granieri della diocesi di Todi, che mercoledì hanno partecipato alla diretta di Sat2000 con il cardinale Tarcisio Bertone.
In terra australiana ci sono anche ragazzi che stanno vivendo la Giornata mondiale della gioventù con i movimenti ecclesiali ‘ forte la presenza dei neocatecumenali ‘ e con le Famiglie francescane.
Abbiamo incontrato e parlato con padre Josè Carballo, superiore generale dei Frati minori, che saluta tutti i giovani che in questi giorni si ritroveranno in preghiera nella patria di san Francesco d’Assisi, in comunione con i loro coetanei che sono in Australia.
‘Mi auguro – dice – che Assisi, così come la grande città australiana, sia un nuovo cenacolo e che l’incontro (sia quello umbro che quello che vivremo qui) sia una nuova Pentecoste. Invito i giovani a prelevare dalla Giornata mondiale della gioventù nuova forza, nuovo slancio e nuovo coraggio per testimoniare la fede soprattutto ai loro contemporanei’.
Mercoledì 16 luglio i giovani dell’Umbria hanno partecipato alla grande festa organizzata per gli italiani. Nel viaggio, parte in treno e parte a piedi nel centro di Sydney, gli umbri hanno guidato i loro coetanei nel canto, nello sventolio delle bandiere, nella gioia di testimoniare una fede giovane e piena di speranza.
Coinvolto nel momento di festa anche mons. Scanavino che, con il cappello e lo zaino del pellegrino, ha cantanto con i giovani l’inno di Mameli, O sole mio e alcuni pezzi della musica popolare italiana.
Molto gradito dai giovani di Foligno è stato un sms che il loro neo vescovo eletto, mons. Gualtiero Sigismondi, ha inviato ad uno dei sacerdoti folignati in Australia, dicendo che dall’Umbria sta pregando per loro.
‘Anche qui in Australia ci potrebbe essere la necessità di mettere alla base della società i valori cristiani tipici della nostra Umbria, quelli di san Benedetto e di san Francesco’. Con queste parole mons. Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi e accompagnatore dei giovani a Sydney, ha sintetizzato il contributo che la piccola ma ricca terra d’Umbria può portare nella grande Australia. E proprio della concretezza benedettina e della semplicità e fraternità francescana gli umbri hanno fatto esperienza già dal loro arrivo nella terra dei canguri.
Per motivi logistici, forse di incomprensione fra il comitato australiano e l’organizzazione italiana, è saltato il gemellaggio con i giovani di Sydney e l’accoglienza in una comunità parrocchiale, che doveva precedere le cinque giornate conclusive.
Gli umbri sono stati, comunque, ospitati in maniera degna nel club Marconi gestito da italo-australiani. Un posto forse poco consono allo spirito delle Giornate mondiali dei giovani (serve per balli, compleanni e attività ludiche), ma eccellente dal punto di vista dei rapporti umani.
I giovani delle otto Chiese sorelle, guidati da don Marcello Cruciani, responsabile della Pastorale giovanile regionale, e dagli altri sacerdoti, hanno vissuto lo spirito della Giornata mondiale della gioventù con momenti di preghiera, di riflessione e di condivisione.
Il mancato gemellaggio, da sempre snodo fondamentale alla preparazione dell’incontro con il Papa, ha spinto i giovani venuti dall’altra parte del mondo a preparare un programma alternativo.
Si è avuto modo di conoscere, nelle strade della metropoli, alcuni italiani che vivono a Sydney e di ammirare le bellezze di un territorio tanto diverso da quello europeo. Il pungente freddo, che ha costretto molti ad acquistare guanti, cappelli, sciarpe e maglioni, non ha impedito di visitare anche le Blue Mountains, patrimonio mondiale dell’Unesco.
Durante il viaggio in aereo i ‘veterani’ delle Gmg hanno raccontato ai ‘novizi’ il clima speciale tipico dei gemellaggi. Come già spiegato, ciò non è stato possibile. La delusione dei più giovani si è, però, presto dissolta e si è creato un clima di condivisione e di amicizia tra gli umbri e tra questi e i loro coetanei di altre regioni italiane.
Clara di Città di Castello è convinta che, nonostante le difficoltà, anche questa sarà un’esperienza di fede importante, piena di senso. Più fortunati i giovani di Foligno che, ospiti nelle montagne innevate a nord di Melbourne, hanno condiviso con una comunità italiana il loro cammino di avvicinamento a Sydney.
Coppie di sposi e fidanzati
Nel gruppo dell’Umbria sono presenti due coppie di sposi in viaggio di nozze, una di Città di Castello e una di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Entrambe sono molto felici di vivere questo importante momento di fede, reso ancor più particolare dal sacramento del matrimonio.
Ci sono anche alcune coppie di fidanzati, come Diego e Natalia di Perugia-Città della Pieve, alla loro seconda Giornata mondiale dei giovani insieme.
Natalia, che non ha partecipato all’incontro di Colonia, è curiosa di ascoltare le parole di Benedetto XVI. ‘Sicuramente non ci sarà più quel legame e quella comunicazione che avevamo con Giovanni Paolo II, ma siamo pronti a vivere questa giornata con lo stesso spirito di Toronto, nell’attesa di ‘abbracciare’ Papa Ratzinger, al quale vogliamo bene e dal quale vogliamo essere confermati nella fede’.
Preti, suore e seminaristi
Del gruppo fanno parte anche dei sacerdoti novelli, don Fabrizio Fucelli di Perugia e don Alberto Franceschetti di Assisi. Ci sono anche seminaristi di alcune diocesi. Non manca poi la presenza religiosa femminile testimoniata da suor Maria della diocesi di Terni-Narni-Amelia.
Appena giunti a Sydney, dopo 22 ore di aereo e dopo la delusione della mancata accoglienza nelle famiglie, si è resa subito disponibile ad ascoltare ed aiutare i ragazzi e le ragazze che più avevano perso le motivazioni, trasmettendo l’entusiasmo e la serenità per vivere pienamente questa esperienza. Curioso il suo modo per poter essere presente in Australia.
Per tre anni, fin dall’annuncio di Sydney come luogo della giornata, ha rinunciato a nuove calze, nuove magliette e quant’altro per mettere da parte i soldi necessari al viaggio.
Impressioni di veterani e novizi della Gmg
Michele Pastorelli di Gubbio è alla sua quinta Gmg. La prima fu Parigi a 17 anni; poi Roma, Toronto, Colonia e ora Sydney. Di ogni giornata ci dice che è necessario imparare a cogliere lo spirito. Le definisce un evento ‘strano’, a sé stante rispetto alla quotidiana esperienza di fede, dove apprezzare il silenzio anche nel caos.
Gloria Carmignani di Spoleto-Norcia, come altri, è alla sua prima Gmg. Sta vivendo con curiosità questo evento, lasciandosi coinvolgere da nuove amicizie e dallo spirito di adattamento.
Nel gruppo umbro c’è, però, anche un po’ di tristezza. Alessandro Saleppico di Orvieto-Todi, segretario generale dell’Azione cattolica di quella diocesi e sacrista dell’Opera del duomo di Orvieto, il giorno prima della partenza è stato colto da una grave, improvvisa malattia. Si trova ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Terni. Si era interessato insieme a don Marcello Cruciani di organizzare la spedizione umbra a Sydney.
Mons. Giovanni Scanavino nei vari momenti di preghiera, insieme a tutti i ragazzi, ha pregato per una pronta guarigione del giovane.