In questi ultimi tempi è cresciuto l’interesse verso i concerti tenuti da complessi bandistici. Perché? Abbiamo girato la domanda ai maestri Domenico Agnusdei, direttore dell’orchestra ‘Città di Terni’, e Costanzo Quintili, a capo dell’associazione musicale ‘Le Contrade’ di Stroncone (Tr). ‘La musica, sia nei giovani che nei meno giovani, rappresenta un motivo di aggregazione; è insomma una vera e propria passione. Mentre le mode cambiano, la musica ci accompagna lungo il cammino confortandoci nei momenti più tristi e facendoci ricordare gli attimi più gioiosi. I concerti di musica classica, folk e pop sono sempre seguiti dai rispettivi fans, ma i concerti bandistici riescono sempre a tenere uniti gli amanti dei diversi generi: tant’è che oggi si registra una tendenza secondo cui sarebbe in crescita il numero di giovani attratti dalla musica eseguita da gruppi bandistici’. Questo l’autorevole parere del maestro Domenico Agnusdei, direttore dell’orchestra d’armonia ‘Città di Terni’, il quale sottolinea come il gruppo, costituitosi come orchestra di fiati nel 1995, può oggi vantare un bilancio altamente positivo, ricco di successi e di riconoscimenti da parte della critica e del pubblico, che fa registrare il tutto esaurito ad ogni concerto. L’associazione ha lo scopo di promuovere l’interesse per la musica, e organizzare attività formative e didattiche. Inoltre si prefigge di svolgere attività di divulgazione musicale in Italia e all’estero attraverso stagioni concertistiche, anche mediante collaborazioni con altre istituzioni pubbliche e private. Nel 1998 l’orchestra d’armonia ‘Città di Terni’ è stata premiata al 1’Concorso nazionale che si è svolto presso il Salone della musica di Torino: un risultato pienamente soddisfacente, con lusinghiero giudizio da parte d’una prestigiosa giuria composta da illustri musicisti. Per il Giubileo del 2000 ha eseguito musica sacra nella basilica di San Paolo a Roma. ‘Le ragioni del crescente successo riscontrato anche dalla massiccia presenza di giovani ai nostri concerti – prosegue Agnusdei – vanno infine ricercate nella scelta del repertorio’. Ha preso poi la parola il maestro Costanzo Quintili, presidente dell’associazione musicale ‘Le Contrade’, il quale ha precisato come la banda, formazione strumentale di fiati (legni ed ottoni) e percussioni, è senza dubbio l’espressione musicale che ancora oggi riesce ad accontentare un vasto pubblico. Esibendosi all’aperto, senza l’ausilio di supporti tecnici, utilizzando spesso come palcoscenico piazze e scorci caratteristici, riesce a divulgare il linguaggio musicale in modo diretto e accattivante. Negli ultimi anni, la banda, avvalendosi spesso di studenti di Conservatorio, attenti e motivati alla pratica di insieme, riesce ad offrire sempre di più un prodotto di qualità. La cura del suono e la pulizia tecnica richiesta dai direttori fanno sì che il prodotto sia sempre migliore. ‘I giovani musicisti – ha proseguito Quintili – riconoscono alla banda un supporto importante alla loro formazione, ed il pubblico le attribuisce il ruolo di agenzia musicale itinerante. Per il suo repertorio, ha a disposizione infinite possibilità: dalla musica leggera italiana e internazionale alla musica da film, dalla rivisitazione di temi classici e/o operistici alla musica jazz. A volte l’utilizzo di basso elettrico tastiera e batteria trasformano il complesso in un’orchestra di fiati dal sapore modern. Mentre un tempo la banda era impiegata quasi esclusivamente come rappresentanza per eventi a sfondo militare o per far conoscere nelle piazze motivi operistici a chi non poteva frequentare il teatro, oggi essa ha un ruolo tutto suo. ll suo impiego può ancora essere di rappresentanza, ma è soprattutto di formazione e divulgazione musicale. ll pubblico si dedica con interesse alla musica bandistica – conclude Quintili – perché trova oggi una maggiore qualità esecutiva ed un repertorio ricco ed articolato’.
Note per tutti i gusti
Musica. Perché le 'bande' hanno tanto successo?
AUTORE:
Ernesto Luzi