No, non è una parodia

Gualdo Tadino. Al via la 30a edizione moderna del Palio

Tutto pronto per la 30a edizione moderna dell’antico Palio di San Michele Arcangelo, la competizione che oppone i quartieri gualdesi per l’agognata conquista del drappo istoriato. La raffigurazione del Palio è stata quest’anno affidata al noto ceramista Nedo Frillici; e la presentazione ufficiale al pubblico, lo scorso 8 settembre, ha suscitato unanimi consensi. Oggi, a distanza di oltre un trentennio dalla sua riproposizione, la gara è ormai penetrata nella cultura cittadina ed è sempre più sentita. Anche a livello di pubblico, superato l’iniziale pregiudizio di ‘parodia del Palio di Siena’, piace sempre di più, grazie soprattutto agli spettacolari cortei storici, realizzati da costumisti di fama nazionale su precise indicazioni di carattere documentario.Si comincia, dunque, venerdì prossimo, 28 settembre, alle ore 18, con il corteo dei vivandieri e lo scambio di doni fra le quattro porte: San Facondino (gialloverde), San Donato (giallobianco), San Martino (giallorosso) e San Benedetto (gialloblù). Da non perdere, le vivande rinascimentali e tradizionali servite da tavernieri… dell’epoca nelle quattro taverne, tutte nel centro storico. Alle 21.30, poi, la tradizionale esibizione del gruppo sbandieratori e musici di Gualdo Tadino. Sabato 29, festa del patrono san Michele, alle 14 il corteo dei giocolieri, con le prove di tiro con l’arco e la fionda e, a seguire, la spettacolare gara dei balestrieri della compagnia ‘Waldum’, per la conquista del diritto di portare il Palio nel corteo. Alle 18, presso la basilica di San Benedetto, la celebrazione eucaristica in onore del patrono, mentre, alle 20, prima la cerimonia di consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco al Gonfaloniere, e poi il ‘lancio della disfida’ fra i priori delle quattro Porte, pieno di provocazioni, sfottò e di propositi bellicosi. Alle 21.30, assolutamente da non perdere il corteo storico, con quasi 1.000 figuranti in costumi quattrocenteschi che sfilano per le vie del centro storico illuminate da fiaccole: è l’evento più spettacolare di tutto il Palio. Viene riproposto anche la domenica, prima delle gare, ma, alla luce del sole, cambia tutto. Nella mattinata di domenica 30, la pesa dei carretti e i sorteggi (10.30); quindi, la solenne concelebrazione eucaristica per san Michele arcangelo (11.15), presieduta dal vescovo diocesano mons. Sorrentino. Dopo il pranzo nelle taverne, alle 14 l’esibizione degli sbandieratori, la replica del corteo storico e, verso le 15, l’inizio delle gare, in una gremita piazza Martiri. Nella prima, gli asini delle quattro Porte, a turno, dovranno precorrere, trainando un carretto con auriga e frenatore, un circuito di quasi 800 metri (tutto in centro storico) nel più breve tempo possibile. Nella seconda, i frombolieri dovranno rompere un piattino di ceramica issato sul portale della cattedrale, usando una fionda da 30 metri di distanza. La terza prova è una gara di tiro con l’arco, con un bersaglio regolamentare ed un’arma senza mirino né bilanceri. L’ultima e più spettacolare gara è quella di corsa a pelo ‘ senza cioè l’uso della sella ‘ sugli asini, in contemporanea. Al termine la Porta vincitrice, ricevuto il Palio, avrà l’onore di porre sul fuoco l’effigie di Bastola, la donna che ‘ come racconta l’antico Chronicon Gualdense ‘ incendiò il secondo insediamento gualdese su istigazione dei conti nocerini.

AUTORE: Pierluigi Gioia