Bloccare il traffico sul raccordo Perugia-Bettolle per protestare contro la possibile introduzione del pagamento del pedaggio sul tratto di strada. È il senso della manifestazione indetta dagli artigiani di Umbria e Toscana il prossimo 24 giugno quando un serpentone di Tir e automezzi si snoderà a passo di lumaca sul raccordo per tutta la mattinata. Poi tutti i mezzi convergeranno all’autodromo di Magione per una grande manifestazione pubblica di protesta.
“Siamo fortemente preoccupati per le pesanti ripercussioni che le imprese umbre e tutti i cittadini subiranno con l’introduzione di questa misura iniqua – ha dichiarato Roberto Giannangeli, direttore provinciale della Cna di Perugia. – Ancora una volta si cerca di fare cassa sulla pelle di chi vive e lavora in un territorio già penalizzato dal punto di vista infrastrutturale. Non bisogna essere profeti di sventura per immaginare quello che accadrà a partire dal 2012, quando l’unica alternativa per imprese, cittadini e turisti sarà tra il mettere mano al portafogli o rassegnarsi alla paralisi del traffico sulla viabilità secondaria.
Pur consapevoli dei possibili disagi al traffico – ha proseguito Giannangeli – abbiamo fissato per il 24 giugno una manifestazione che vedrà gli artigiani della Cna dell’Umbria e della Toscana occupare con i propri mezzi il raccordo Perugia-Bettolle marciando a passo di lumaca. Stiamo definendo i punti di raccolta dei veicoli provenienti dalle diverse aree dell’Umbria, che convergeranno a fine mattinata verso l’autodromo di Magione. Lì si svolgerà una manifestazione pubblica per spiegare tutti i buoni motivi di contrarietà contro l’introduzione del pedaggio”.
La macchina organizzativa è partita, le adesioni degli associati si stanno raccogliendo, in particolare quelli del settore dei trasporti e delle costruzioni, i più colpiti dalla misura, ma l’obiettivo di Cna è quella di coinvolgere le altre associazioni per fare fronte comune e ottenere l’appoggio dei parlamentari umbri. Il ministro Altiero Matteoli, intervenuto ad Assisi ad una conferenza su “Etica e lavori pubblici” presso il Sacro Convento, ha sostenuto la necessità di un pagamento per sostenere le opere pubbliche, considerando degli sgravi per i residenti della zona. “Stiamo valutando la possibilità di unire gli sforzi a quelli delle altre associazioni di rappresentanza dell’impresa.
Ma – dice Giannangeli – non solo: crediamo che le istituzioni umbre e i parlamentari eletti nella regione, senza distinzioni politiche, debbano avere un ruolo di primo piano in questa battaglia che penalizza un intero territorio. A loro chiediamo di far sentire la propria voce, di unirla a quella del mondo produttivo, per impedire che uno scempio si aggiunga all’immobilismo sul fronte dell’adeguamento infrastrutturale dell’Umbria”.