Nella restaurata abbazia di Montemorcino il nuovo seminario

Presentate al clero diocesano le linee guida del prossimo Convegno pastorale

L’ 8 maggio scorso si è svolto a Montemorcino, al seminario diocesano di Perugia, l’ultimo ritiro del clero dell’anno pastorale. L’Arcivescovo ha voluto concludere i ritiri presso il seminario diocesano, per dare a tutti i sacerdoti la possibilità di conoscere la nuova struttura che accoglie giovani in discernimento vocazionale o già incamminati verso il seminario maggiore di Assisi; i locali sono quelli dell’abbazia di Montemorcino, fondata nel 1366 dai monaci Olivetani e teatro per lungo tempo delle vicende più importanti dell’Ordine religioso, tanto da essere stata preminente rispetto a quella di Monte Oliveto Maggiore. Dopo anni di abbandono l’abbazia è stata finalmente restaurata, anche se della primitiva architettura e arte non rimane che una piccola ala con la sala capitolare, in cui è stata anche collocata una tela appartenuta al collegio Oradino e raffigurante il Crocifisso con ai lati dei seminaristi. Don Stefano Ciacca è l’attuale rettore del seminario, che conta tre giovani residenti e altri che partecipano alla vita della comunità attraverso momenti formativi. Lo stesso don Ciacca, delegato diocesano per la Pastorale, ha illustrato ai presenti le linee guida per la preparazione del Convegno pastorale diocesano, previsto per i giorni 20 e 21 giugno – alle ore 18.00 – con sede da stabilire. Il tema è quanto mai interessante ed attuale, perché propone una riflessione sulla “Parrocchia nella nuova realtà socio-culturale”, argomento proposto già dalla Conferenza episcopale italiana, su cui anche le diocesi umbre prospettano un convegno regionale, del tipo di quello che si è tenuto nel 2001 sulla trasmissione della fede a partire dal mondo dei giovani. Per quanto riguarda il cammino formativo del clero, don Cesare Bissoli ha concluso la sua riflessione sulla Parola di Dio nella vita del sacerdote diocesano e della sua comunità, iniziata ad ottobre su cosa vuol dire accostare la Bibbia da cristiani e terminata proponendo forme d’incontro della Bibbia con il popolo. Interessante a tal proposito il metodo dei Sette passi di Lumko (Africa): al primo passo si invita il Signore a venire tra noi affinché l’accogliamo; segue poi l’apertura della Bibbia e la lettura di alcuni versetti (secondo passo) e la meditazione di questa Parola di Dio, leggendo ad alta voce alcune piccole frasi del testo (terzo passo); si prega poi in silenzio per alcuni minuti, lasciando che Dio parli a ciascuno (quarto passo), quindi lo scambio con il gruppo (quinto passo) su cosa ci ha colpito personalmente, senza discutere su nessun intervento; al termine dello scambio si può scegliere una “Parola di Vita” per la settimana o per il mese; infine si programma un gesto o un’attività che il gruppo è chiamato a fare nel proprio ambiente (sesto passo) e si conclude l’incontro con un momento di preghiera o un canto conosciuto da tutti (settimo passo). Com’è ormai tradizione, il ritiro si è concluso con l’agape al centro Mater Gratiae, momento molto gradito dai sacerdoti per rafforzare i vincoli della fraternità presbiterale.

AUTORE: Don Paolo Cherubini