Con questo numero “La Voce” inizia l’edizione di Terni, Narni, Amelia. E’ una piccola ma significativa novità per la nostra diocesi, che interessa molto, però, l’intero settimanale delle otto diocesi dell’Umbria. “La Voce”, com’è noto, inizia il suo cammino nel difficile clima degli anni Cinquanta. E da allora ha traversato tutte le stagioni del secondo Novecento: dal dopoguerra al Concilio Vaticano II, dal crollo del muro di Berlino al Giubileo. Ora siamo ad un nuovo, cruciale, versante della storia: il passaggio di millennio. Questo anno è stata una occasione di rinnovamento per tutti. E perché, non anche per “La Voce”? Il settimanale regionale doveva “alzare la voce”, almeno un poco, nella nostra diocesi. Non si è trattato di fare un nuovo settimanale. Sarebbe stato sciocco perdere uno strumento unitario per una regione così piccola come l’Umbria. Tuttavia è utile che le sue pagine si colorino di una edizione più spiccatamente locale. Del resto era sempre più evidente la necessità di uno strumento di collegamento tra le diverse realtà della nostra diocesi. Senza comunicazione non si accende la conoscenza e tantomeno nascono l’interesse e l’amore. Abbiamo, invece, estremo bisogno di sconfiggere l’estraneità, una tentazione sempre in agguato, soprattutto oggi in un clima culturale che spinge tutti a correre verso l’isolamento. E soprattutto è necessario che cresca tra noi la conoscenza e l’amore reciproco. Faccio una sola, breve, considerazione. In questi pochi mesi ho potuto conoscere e apprezzare molte iniziative che fanno onore alla vita della nostra diocesi, ma non di rado sono sconosciute. E poi è sempre forte il rischi di rinchiudersi nel proprio “particulare”, nel proprio gruppo, nella propria parrocchia, nella propria piccola chiesa e consumare tempo ed energie a girare attorno a se stessi. L’assemblea diocesana del 18-19 novembre scorso ci ha fatto gustare il dibattito e la comunicazione come una via normale per la vita della Chiesa. Ho parlato di uno stile assembleare, o ecclesiale, da continuare. In questo contesto, “La Voce”, nella edizione di Terni, Narni e Amelia, si pone come un aiuto prezioso. Si tratta, in effetti, di raccogliere una sfida: contribuire a far crescere la comunione tra le varie realtà della nostra diocesi; e nello stesso tempo metterci in contatto con tutte le altre chiese dell’Umbria. Il settimanale, perciò, diviene uno strumento necessario per chi attivamente collabora alla vita delle comunità cristiane, ma è anche utile a chiunque voglia conoscere la vita della Chiesa nella nostra diocesi e nell’intera regione. “La Voce” diventa un po’ più forte e con maggior vigore si pone al servizio di tutti.
Nella continuità LA VOCE si rinnova
AUTORE:
Mons. Sergio Goretti