“Il brano che più amo della Bibbia recita: ‘Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi’. Sotto le loro sembianze, è Gesù a venirmi incontro. Per cui cerco sempre di essere d’aiuto, insieme ai miei colleghi, per portare assistenza ai bisognosi, agli affamati, agli assetati”.
Sono parole di Shabhaz Bhatti, ministro per le Minoranze religiose in Pakistan, cattolico, difensore della causa cristiana per tanti anni, ucciso dai fondamentalisti islamici il 2 marzo 2011. Bhatti è stato ricordato a un incontro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio al Museo diocesano.
A parlare dell’opera e della vita del ministro pakistano è stato Paul Bhatti, suo fratello maggiore e medico che si è laureato all’Università di Padova dopo aver lasciato il suo Paese per studiare all’estero, e ora attuale consigliere speciale del premier per le minoranze religiose in Pakistan. È stato intervistato da Roberto Amen, giornalista di Rai Parlamento e già direttore del Tg2.
All’incontro è intervenuto anche il vescovo mons. Paglia che ha ricordato Shabhaz Bhatti come uno dei martiri del ’900 che ha dato la sua vita per la difesa dei più deboli e nella lotta alle ingiustizie. Nel breve periodo in cui Bhatti è stato ministro, prima della sua uccisione, ha avviato una tenace lotta per l’uguaglianza umana, la giustizia sociale, la libertà religiosa e per elevare e dare potere alle comunità delle minoranze religiose; tra cui una campagna per promuovere il dialogo interreligioso, la proposta di una legislazione per vietare discorsi di incitamento all’odio e proponendo di assegnare seggi in Parlamento alle minoranze religiose.
Paul Bhatti ha ricordato come, rientrando in Pakistan dopo l’uccisione del fratello, sia rimasto colpito dalla immensa moltitudine di persone presenti al funerale del fratello. “Hanno mostrato una partecipazione straordinaria, che mi ha profondamente colpito, così ho proseguito l’opera di mio fratello. Ho lasciato l’Italia e sono tornato in Pakistan per proseguire il cammino a sostegno delle minoranze”.
Oggi Paul Bhatti è uno dei consiglieri del Presidente e ministro per l’Armonia in difesa delle minoranze in Pakistan.