È stato accolto davanti al Palazzo comunale l’arcivescovo Renato Boccardo, durante la sua prima visita alla comunità di Ferentillo, domenica 10 gennaio. Il sindaco Paolo Silveri ha salutato il pastore, sottolineando la disponibilità a collaborare, nel rispetto delle reciproche competenze. “Una collaborazione sempre più stretta – ha detto il primo cittadino – perché, specialmente in questo periodo, in cui stiamo uscendo da una profonda crisi, soprattutto a livello economico, è possibile porre le premesse per riprendere un cammino comune. Principalmente ci preme aiutare i giovani – ha proseguito Silveri. – Nel campo dell’educazione occorre sinergia per dare messaggi forti ai nostri ragazzi e fargli capire l’importanza di impegnarsi attivamente. In secondo luogo, sinergia nella tutela e nella valorizzazione dei beni artistici presenti nel nostro territorio”. Dal canto suo, l’Arcivescovo ha ringraziato e si è impegnato anch’egli per il lavoro in sinergia. “È bello lavorare insieme – ha detto mons. Boccardo – perché lo scopo è lo stesso, quello di far stare bene la gente”. Poi, in risposta alle parole del primo cittadino, ha posto l’attenzione sulle bellezze artistiche, che sono tempio di trasmissione di valori, e non solo muri, sulle politiche giovanili e della famiglia, la prima “scuola di esistenza”. Ha così fatto eco alle parole del primo cittadino in merito alla crisi, affermando che “i momenti di difficoltà, quando non sono subiti ma accolti, aiutano a fare meglio”. La voglia di rialzarsi e di ricominciare, così come affermato dal Sindaco, costituisce dunque la particolarità. Il presule ha fatto visita, sempre nella mattinata, alla scuola d’infanzia “Don Pietro Simoncelli”, dove ad accoglierlo c’erano bambini, genitori, insegnanti e la direttrice Piera Martore che, insieme al parroco, ha fatto conoscere l’istituto che attualmente ospita trentaquattro elementi ed è uno dei pochi che vanta ancora una mensa interna. A seguire, don Rinaldo ha scortato mons. Boccardo nella chiesa parrocchiale di S. Maria dove, dopo una breve visita al patrimonio artistico, è stata celebrata la messa. Al termine, il parroco ha invitato, a nome della popolazione, l’arcivescovo a fare visita più spesso alla comunità, affinché non accada che Ferentillo si senta “lontana” da Spoleto e dal centro della diocesi, vista la vicinanza, soprattutto per quanto riguarda studio e lavoro, a Terni. Nel pomeriggio, mons. Boccardo ha proseguito la visita ai luoghi principali delle frazioni della parrocchia. Accompagnato dal sindaco Silveri, il vice Argenti e il parroco don Cesarini, oltre ai due borghi di Matterella e Precetto, ha visitato l’abbazia ducale di S. Pietro in Valle, rimanendo affascinato dagli affreschi della scuola romana raffiguranti il Vecchio e il Nuovo Testamento e i reperti archeologici barbarico-longobardi e altomedioevali. Singolare la visita alla comunità di Precetto, al Museo cimitero delle mummie dove l’Arcivescovo ha varcato quella porta per la prima volta ed è rimasto veramente affascinato. Caloroso il saluto dei parrocchiani nella chiesa di Santo Stefano, in cui il presule si è soffermato a lungo ammirando gli stucchi barocchi e le tele di scuola marattesca. Dopo Monterivoso, la giornata ferentillese si è conclusa con i giovani presso la chiesa di S. Maria.
Mons. Boccardo a Ferentillo
Il Sindaco ha auspicato “una collaborazione sempre più stretta, specialmente in questo periodo di crisi”
AUTORE:
Eleonora Rizzi