PERUGIA- Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità. Lo ricorda Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2021, che i cristiani si apprestano a vivere dal 17 febbraio, giorno in cui la Chiesa celebra il Mercoledì delle Ceneri.
Quest’anno sarà una celebrazione segnata dalla pandemia e i fedeli che andranno a messa lo noteranno anche nel rito dell’imposizione delle ceneri sul capo, modificato dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti nel rispetto delle norme sanitarie atte a contenere il contagio da Covid-19.
A Perugia città il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti presiederà la celebrazione eucaristica del Mercoledì delle Ceneri (alle ore 19) nella chiesa dell’Università degli Studi, animata dalla Pastorale universitaria, preceduta dalla celebrazione in cattedrale (alle ore 18) presieduta dal vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi.
Con il Mercoledì delle Ceneri i cristiani entrano nel tempo forte della Quaresima, in preparazione alla Pasqua di Risurrezione, vivendo questo tempo con sobrietà e raccoglimento nella preghiera dedicata, soprattutto, a quanti sono segnati nel corpo e nello spirito dalla pandemia. I cristiani sono esortati, nel praticare il digiuno quaresimale, a compiere opere di carità per quanti vivono gravi situazioni di difficoltà materiali accresciute, purtroppo, anche dall’emergenza sanitaria. Al riguardo si ricorda la campagna Adotta un affitto promossa dalla Caritas diocesana, che proseguirà per tutto il Tempo di Pasqua. Si tratta di una iniziativa caritativa di rilevanza anche pedagogica e sociale, che ha dato vita a non pochi gesti di solidarietà da parte di privati benefattori, comunità parrocchiali e realtà produttive, che ha già permesso a più di cinquanta famiglie di essere aiutate.
“Il digiuno, la preghiera e l’elemosina, come vengono presentati da Gesù nella sua predicazione (cfr Mt 6,1-18) -ricorda Papa Francesco nel suo messaggio quaresimale- sono le condizioni e l’espressione della nostra conversione. La via della povertà e della privazione (il digiuno), lo sguardo e i gesti d’amore per l’uomo ferito (l’elemosina) e il dialogo filiale con il Padre (la preghiera) ci permettono di incarnare una fede sincera, una speranza viva e una carità operosa”.
Mercoledì 17 febbraio, inizio del tempo di Quaresima quale periodo penitenziale verso la celebrazione della Pasqua,il vescovo monsignor Giuseppe Piemontese presiederà la celebrazione con il rito della benedizione e imposizione delle Ceneri nella Cattedrale di Terni alle ore 17.30.
Nella liturgia che caratterizza il primo giorno di Quaresima, il vescovo sparge della cenere benedetta sul capo dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronare il fedele all’impegno penitenziale della Quaresima, come tempo forte in cui rigenerarsi nella fede e per vivere pienamente il sacramento della riconciliazione. Il mercoledì delle Ceneri, così come il resto della Quaresima prepara all’evento della Risurrezione di Gesù attraverso la penitenza e il rinnovamento interiore.
“La Quaresima è il tempo opportuno per la nostra conversione –ricorda il vescovo Giuseppe Piemontese– che si esprime attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina. La Quaresima di quest’anno, pur attraversata dalla pandemia, a differenza dell’anno scorso, potrà essere celebrata vissuta con la vicinanza e la partecipazione comunitaria alle celebrazioni e all’ascolto comunitario della parola di Dio. Soprattutto la riscoperta della fede: senza la fede non c’è salvezza; rischiamo di essere cristiani di nome, frequentanti senza fede, credenti senza carità. L’esperienza della malattia, che molti hanno vissuto personalmente, l’opportunità di avere più tempo a disposizione per la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio, può essere l’occasione per rivedere le coordinate della nostra vita, la qualità della fede, la pratica sacramentale, la carità generosa verso i bisognosi, la speranza che ha la forza in Dio. Le sofferenze, i lutti e i disagi causati dal Coronavirus a noi stessi o nell’ambito delle nostre comunità e delle nostre famiglie rappresentano provocazioni e stimoli per la conversione, a cui ci invita Gesù in questo tempo favorevole. Ognuno, reso attento alla propria storia, ha l’opportunità di intraprendere un cammino di riconciliazione e di misericordia nelle forme più consone alla propria sensibilità e ai propri bisogni”.
La Caritas diocesana destinerà la Quaresima di Carità 2021 alle famiglie bisognose della diocesi, che impegna le parrocchie in segno collettivo, quale gesto di vicinanza e sensibilità verso i più bisognosi. Nella terza domenica di Quaresima, il 14 marzo, la raccolta delle offerte in tutte le parrocchie viene destinata dalla Caritas diocesana al Fondo Solidale per le Famiglie disagiate. Nella precedente raccolta del periodo di Avvento, sono stati donati, da trentuno parrocchie, 6.243 euro. Altrettanto è giunto da privati, per cui sono state aiutate quaranta famiglie, per un totale di dodicimila euro.
Con il Mercoledì delle Ceneri, anche la Chiesa eugubina inizia il cammino della Quaresima, occasione di risveglio e di rafforzamento della fede, tempo di preparazione alla Pasqua.
“Ogni comunità -spiega il vescovo Luciano Paolucci Bedini– vivrà con i suoi ritmi e modi le tappe e i passaggi di questo tempo forte per la Chiesa. Come diocesi ci disponiamo a percorrere uniti nella preghiera e nella carità questi quaranta giorni di illuminazione e purificazione della nostra vita con Dio, rinnovando gli appuntamenti consueti, che vivremo ovviamente nelle modalità che ci consentono le norme attuali di tutela sanitaria”.