Dal 26 settembre scorso è tornata in archidiocesi la Scuola di formazione teologica “Don Andrea Bonifazi” che ha avuto tanto successo negli anni precedenti. Una tematica antica ma sempre nuova, che parla all’intelligenza e al cuore e che permette di approfondire e sostanziare la nostra fede. Quest’anno ci sono diverse novità.
Innanzitutto i corsi sono piuttosto ristretti, 16 lezioni, a cadenza settimanale. Poi, la strutturazione sul territorio della diocesi per permettere una partecipazione più agevole.
Novembre e dicembre 2010, gennaio 2011: corsi a Spoleto, Istituto Nazareno.
Gennaio, febbraio e marzo 2011: corsi a Cannaiola di Trevi, presso le sale della parrocchia del Beato Pietro Bonilli.
Aprile, maggio e giugno 2011: a Borgo Cerreto di Cerreto di Spoleto, centro pastorale.
In questa maniera chi è interessato può scegliere la soluzione più comoda. Tantissime le persone che stanno partecipando al corso all’Istituto Nazareno. È stato addirittura necessario replicare alcune lezioni. L’orario è dalle 18 alle 20.
I corsi sono tenuti da mons. Mario Curini, arciprete di Norcia, per la Teologia fondamentale; da don Jozef Gercàk, parroco coadiutore del Duomo, e don Dieudonné Mutombw Tshibang, parroco di Sellano e Verchiano, per la sacra Scrittura; da don Luciano Avenati, parroco di Preci, per la liturgia.
La vera novità è però in tre proposte con le quali si intende aprire lo sguardo ad una lettura della fede non solo legata alla sacra Scrittura.
L’Arcivescovo giovedì 16 dicembre alle 18 terrà una lezione di introduzione ai Padri della Chiesa, testimoni della tradizione. Il prof. Carlo Palermo, docente di Storia e Filosofia al liceo scientifico “A. Volta” di Spoleto e all’Istituto teologico di Assisi (Ita), proporrà una o più lezioni sul tema della conoscenza di Dio, meditazioni intorno alla razionalità della fede.
La sottoscritta (alla quale l’Arcivescovo ha affidato la segreteria organizzativa del corsi), parlerà di espressioni di fede nella letteratura italiana, dalle certezze di Dante ai dubbi di Petrarca. La fede è il tessuto della nostra cultura europea e italiana; la filosofia e la letteratura ne sono prime testimonianze. Le prime lezioni di Spoleto stanno dimostrando come la nuova formula abbia ricevuto una piena accettazione.
Gli iscritti sono un centinaio, dai fedelissimi dei primi tempi agli insegnanti di Religione; molti sono i catechisti, molte le persone che per la prima volta si accostano alle tematiche. Diversi i giovani. Come sempre, lo Spirito agisce e vivifica i cuori e le menti.