Marisa Ridolfi nominata ceramista dell’anno. Venti anni di attività

Gualdo Tadino / Un premio finalmente in rosa

L’annuale festa del ceramista, con cui la città di Gualdo Tadino premia l’attività del ceramista più meritevole, di più longeva attività o di più lusinghieri riconoscimenti, si tinge quest’anno di rosa. Ceramista dell’anno è stata infatti nominata Marisa Ridolfi. ome rarissimamente accaduto in passato, il palma res della manifestazione vede l’ingresso di un’esponente del gentil sesso, dopo che per anni a farla da padrone erano stati i ceramisti. Evento significativo, dunque, che riconosce un dato di fatto: oltre un quarto degli oltre 1.200 addetti nel comparto ceramico gualdese sono donne. E, in effetti, la motivazione del premio riconosce che il contributo di “altre lavoratrici del comparto ceramico (…) è stato ed è fondamentale nel contesto produttivo gualdese.” E la signora Ridolfi ha alle spalle oltre vent’anni di attività in una delle sessanta imprese artigiane della zona, tutti spesi nel perfezionamento delle tecniche tradizionali di ceramica a lustro. E’ stato così che, nella serata di sabato 21 luglio, una cospicua rappresentanza dei colleghi di Marisa Ridolfi si è radunata in piazza Martiri, dove era stata allestita la tradizionale tavolata per ospitare diverse centinaia di ceramisti, personaggi politici, giornalisti. Sarebbe dovuto essere presente anche il giornalista Rai Tiberio Timperi, che però era giunto in mattinata a ritirare il piatto di ceramica che gli sarebbe stato offerto durante la serata, scusandosi col Sindaco per un imprevisto dell’ultimo minuto, ripartendo subito dopo fra l’entusiasmo di un gruppo di coloratissime fan, certamente insolito per quello che dovrebbe essere un “mezzobusto del servizio pubblico”. Fortunatamente le condizioni meteorologiche hanno contribuito a rendere più allegra la serata, dopo la violenta grandinata della notte precedente. Grande festa, dunque, e non solo per la consegna del Premio alla Ridolfi ma anche per il conferimento di un riconoscimento speciale alla memoria del grande ceramista Alfredo Santarelli che contribuì fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento a portare al massimo splendore una tecnica, quella del lustro, che aveva addirittura conquistato gli onori del Museo del Louvre. Tant’è che oggi le quotazioni dei piatti e degli oggetti prodotti da Santarelli hanno raggiunto valori a sette zeri. La festa del ceramista, insomma, pur protendendosi verso il futuro della produzione ceramica, ha avuto il merito di riportare all’attenzione del grande pubblico, e non solo gualdese, numerose figure di artigiani-artisti a volte quasi del tutto dimenticati, alimentando anche la passione per il collezionismo, oggi non più limitata solamente a Gualdo Tadino.

AUTORE: Pierluigi Gioia