“Malagiustizia”, gli avvocati di Perugia dicono basta

GIUSTIZIA. Avvocati in assemblea a Perugia per parlare dei problemi del Tribunale
Tribunale di Perugia, sezione penale
Tribunale di Perugia, sezione penale

“Enormi criticità quotidiane”, con una “giustizia che spesso e volentieri arriva tardi, e quindi non c’ è”, ha denunciato il presidente dell’Ordine degli avvocati di Perugia, Carlo Orlando, nel corso di un’affollatissima assemblea svoltasi venerdì scorso in sala dei Notari, dedicata in particolare ai gravissimi problemi del Tribunale del capoluogo umbro.

Mancanza di personale, con Cancellerie che funzionano non tutti i giorni feriali e con orari ridotti, e lunghe file per gli avvocati che devono consegnare o ritirare documenti; aule sovraffollate, con udienze che saltano. Insomma, un tribunale dove spesso non si amministra la giustizia ma la “malagiustizia” (il termine è dell’avvocato Orlando) e dove “il carico dei processi, la loro lunghezza, la carenza di magistrati e cancellieri – ha detto il presidente della Camera penale, Francesco Falcinelli – portano talvolta al risultato mortificante della prescrizione”. “Prescrizione”, la parola sempre più ricorrente nelle aule dei tribunali non solo di Perugia, che premia i colpevoli e che ha fatto crescere il distacco e la sfiducia dei cittadini nella giustizia.

All’assemblea, promossa dall’Ordine degli avvocati (che soltanto a Perugia sono circa 2.000), hanno partecipato anche alcuni parlamentari e magistrati. Lo scopo – ha più volte sottolineato Orlando – non era solo denunciare disservizi ma “cercare tutti insieme soluzioni” a un problema che riguarda tutti i cittadini.

La chiusura dei tribunali periferici e delle sezioni distaccate ha fatto affluire l’anno scorso nelle Cancellerie di Perugia circa 5.000 fascicoli. La riorganizzazione territoriale, che avrebbe dovuto comportare una razionalizzazione e un miglioramento dei servizi, ha prodotto l’effetto contrario. I problemi più gravi si registrano nelle Cancellerie penali, dove manca quasi la metà del personale (72 cancellieri in servizio su un organico che ne prevede 124) e in quella delle esecuzioni immobiliari, dove è stato ulteriormente ridotto il numero giornaliero (da 24 a 18) degli avvocati ammessi ai servizi dello sportello. Una “situazione delicata – ha detto ancora il presidente degli avvocati – che esige proveddimenti straordinari, e soprattutto una nuova organizzazione di questi uffici, utilizzando meglio il personale disponibile”.

L’avvocato Luca Gentili ha riferito ad esempio che nel casellario giudiziario alcuni imputati non risultano assolti, e altri, condannati, non risultano colpevoli. “Oggi – ha detto ancora – il Tribunale penale è una bolgia infernale. Per l’insalubrità delle aule d’udienza, ha perfino rischiato la chiusura. Il personale non ce la fa neppure a gestire le code allo sportello: per semplici richieste è necessario fare anche un’ora e mezzo di fila”. È stato suggerito un maggiore utilizzo degli strumenti informatici e della posta certificata per snellire le procedure.

AUTORE: Enzo Ferrini