L’Università a Terni e il nuovo liceo linguistico “A. Moro”

Sta per partire un progetto scolastico di alto profilo

Con l’impegno di un gruppo di lavoro, coadiuvato da don Gianni Colasanti, e la preziosa collaborazione delle suore dell’Istituto Leonino sta per partire un progetto scolastico di alto profilo. Per capirci dovremmo riassumere le tappe di un cammino che si sta rivelando sempre più interessante. Al primo posto c’è ovviamente l’annuncio dell’arrivo a Terni di nuove facoltà universitarie. La cosa non poteva non interessare anche la Chiesa diocesana. Terni aveva bisogno di un balzo in avanti del suo apparato culturale. L’approdo in città di una serie così variegata di facoltà era l’evento provvidenziale che si attendeva. L’università dà un più ampio respiro culturale alla città, ma porta anche nuove opportunità di lavoro. Senza dimenticare quanto utile sia per i nostri giovani poter vivere la propria esperienza di studio poco lontano da casa. Questo è stato il momento di partenza di una riflessione approfondita e della costituzione di un gruppo di lavoro che proponesse iniziative. Parallelamente veniva offerta o richiesta una possibilità di collaborazione da parte della Coop Aidas che intanto aveva avviato le procedure per l’acquisto del Liceo linguistico “A. Moro”. Il dialogo e la collaborazione porteranno a questi risultati: la costituzione di una società non profit “Sistemi educativi europei” per l’acquisizione e la gestione del Liceo linguistico “A. Moro” per farne una scuola libera, privata di alto profilo, di ispirazione cristiana; l’offerta all’Università di Perugia di ospitare la nuova facoltà di lingue (“mediazione linguistica”) nello stesso Istituto Leonino. L’Università ha accolto con entusiasmo l’indicazione; l’individuazione nell’Istituto Leonino della concreta sistemazione del Liceo “A. Moro” e della facoltà universitaria senza turbare la normale vita delle religiose e la vita scolastica della Media “De Filis” già presso l’Istituto Leonino. A dire il vero con la Media “De Filis” qualche problema c’è stato e si spera di risolverlo al più presto. Siamo a questo punto. Ciò che abbiamo raccontato è frutto di un impegno, condiviso dal nostro Vescovo, ma anche di serie convinzioni a cui si vorrebbe accennare. La prima è la necessità di porci al servizio del cammino culturale di questa nostra città. La comunità cristiana, le varie istituzioni e le singole persone non possono essere indifferenti o tirarsi indietro in occasioni come queste. Il forte impulso dato alla presenza universitaria a Terni e l’opportunità di dare vita a una scuola privata di ispirazione cristiana sono state occasioni di impegno per la diocesi. La seconda è l’idea che la creazione di una scuola libera e di forte e alto impegno culturale sia anch’esso un reale servizio alla nostra città. Una scuola di ispirazione cristiana oltre a dare un servizio culturale trasmette quei valori di autentica promozione umana che trovano le radici nella millenaria storia italiana. La terza è che la testimonianza di servizio alla città passa anche attraverso concreti impegni culturali come quelli che si stanno prendendo in questi giorni. Ci auguriamo che la storia che ne seguirà abbia, insieme con i risultati concreti, quel fascino che chi la sta attuando sembra intravedere. Conosciamo tutti don Gianni Colasanti che è come il timoniere del progetto. Con lui ci sono altre persone della diocesi e della Coop Aidas, impegnata nello stesso cammino. Attraverso queste pagine saranno raccontati gli sviluppi di questo che abbiamo chiamato il polo di cultura linguistica “dalla materna all’università”.

AUTORE: Antonio Maniero