Luce per le giovani menti

Le elementari delle Maestre Pie sono aperte anche a bambini non cattolici. Per il futuro, di sicuro un laboratorio scientifico, e il sogno di aprire una scuola media

Nominare le Maestre Pie Filippini, almeno tra i cattolici, equivale a dire mondo della scuola; parlare di Maestre Pie a Spoleto vuol dire ricordare le numerose generazioni che, dal 1823, si sono formate dalle figlie di santa Lucia Filippini. Dopo 183 anni le suore sono ancora lì, in piazza Edmondo de Amicis, cui è intitolata la scuola, nel centro storico di Spoleto; si tratta dell’unica scuola elementare gestita dalle religiose in Umbria. Infaticabili, le nove suore – guidate da suor Maddalena Quintili, giunta a Spoleto la scorsa estate – ogni giorno accolgono nel loro istituto 93 bambini delle elementari (5 classi e 7 insegnanti, di cui 3 religiose e 4 laiche) e 62 della scuola dell’infanzia (2 sezioni e 3 maestre, due suore e una laica). Tra i 155 alunni ci sono anche numerosi extracomunitari (in prevalenza albanesi) i cui genitori, pur appartenendo ad un’altra religione, hanno accettato la proposta formativa cattolica delle Maestre Pie. Il fine educativo della scuola è illuminare l’intelligenza degli alunni attraverso una formazione integrale che valorizzi l’esperienza dei bambini, che consideri la corporeità come valore, che guardi alle diversità delle persone e delle culture come ricchezza e che sviluppi l’impegno personale e la solidarietà. Obiettivi questi che non si possono raggiungere con la sola lezione in classe: anche l’ambiente educativo vuole il suo ruolo. E questo è sempre stato un punto di forza nelle scuole delle Maestre Pie. Aule ampie ed accoglienti, spazi pieni di vivacità e di colore, due cortili – cosa rara per il centro storico di Spoleto -, un laboratorio di informatica rispondente alle norme europee, una palestra, una chiesa, un grande refettorio (dove i bambini mangiano il cibo cucinato all’interno della scuola e non quello delle mense pubbliche) e un laboratorio scientifico in dirittura d’arrivo permettono agli studenti di accrescere le loro capacità logico-espressive, sensoriali, motorie e spirituali. Accanto all’offerta educativa proposta ai bambini, le suore non trascurano i rapporti con i genitori, pienamente coinvolti nella vita della scuola. Insomma, le Maestre Pie continuano entusiaste la loro missione formativa e chissà che con il passare del tempo non arrivino ad aprire anche una scuola media, progetto auspicato dalle famiglie degli alunni. Idea che a Spoleto, forse, non dispiacerebbe.

AUTORE: Francesco Carlini