I turisti sono tornati in Umbria. I tempi bui del dopo-terremoto sembrano lontani. A dirlo sono i dati Istat sui primi quattro mesi del 2018, pubblicati dal Servizio turistico regionale. Rispetto al 2017 c’è stato un incremento del 24,98% di arrivi e un +11,07% di presenze, anche senza raggiungere i livelli del 2016 precedenti al sisma.
“L’Umbria – spiega a La Voce Vincenzo Bianconi, presidente Federalberghi Umbria – è tornata ad attrarre i turisti, sia italiani che stranieri. Il turismo dei weekend si è riaffacciato e ci sono anche alcuni grandi eventi regionali, come il Festival dei 2Mondi e Umbria jazz, che si stanno dimostrando grandi attrattori, facendo ricadere il beneficio su tutta la regione. La campagna di promozione dell’assessorato al Turismo sta ottenendo un buon successo; bisognerebbe già pensare a quella per il prossimo Natale”.
Tra i settori più richiesti c’è soprattutto l’outdoor (il turismo all’aria aperta) con attività quali il trekking, l’hiking (le escursioni a piedi), il bike (sia su strada che in mountain bike) e i Cammini, soprattutto quello francescano. “L’Umbria – prosegue Bianconi – è sempre più una regione con una sua identità precisa, una sua unicità, ed è richiesta sia per la particolarità dei suoi borghi che per il cibo e la natura”.
A venire in Umbria sono soprattutto italiani (famiglie e coppie), ma numerosi sono anche gli stranieri (americani, inglesi, tedeschi) alla ricerca di una vacanza da passare nei nostri centri storici, ma anche in bici o in mountain bike. La maggior parte prenotano direttamente sui siti internet delle strutture ricettive, una percentuale inferioredai portali di vendita online del turismo. “Come categoria – sottolinea il presidente– siamo infatti riusciti a vincere la battaglia contro le Ota (online travel agencies), i grandi portali di intermediazione, che imponevano la parity rate [la parità tariffaria, ndr], per cui ora i viaggiatori guardano direttamente anche nel sito dell’albergo, dove riescono non solo a trovare offerte più convenienti, ma opportunità in più”.
“Assisi – aggiunge Rolando Fioriti, direttore di Federalberghi – è il comprensorio che ha avuto il maggiore afflusso turistico, seguito dal Perugino e dal Trasimeno. Solo a fine agosto però potremo avere un’ulteriore conferma del trend positivo”.
Leggi anche La Valentina respira, ma quanto durerà?