Ad Alpe di Poti, dal 1’al 19 agosto 2006, le Piccole Ancelle del Sacro Cuore, fondate a Città di Castello dal vescovo Carlo Liviero, hanno celebrato il XV Capitolo generale ordinario elettivo che aveva per tema (memori delle ultime parole pronunciate dal fondatore) ”E voi continuate, camminando insieme per fare di Cristo il cuore del mondo’ . Le capitolari, sotto la guida della facilitatrice suor Antonella Apolloni, hanno preso in considerazione le tematiche emergenti presenti nei segni dei tempi, nella Chiesa, e nella congregazione.Dai lavori assembleari sono emerse delle linee programmatiche che troveranno attuazione in un ‘Progetto di Rinnovamento’ adottato dalla Congregazione e nato dal Concilio che invita le religiose a entrare sempre più nel tessuto della vita di oggi, a riformulare la propria vocazione-missione nel mondo e nella Chiesa, a ridefinire la propria identità, e vivere una spiritualità di comunione che è relazione, vissuta, per la comune vocazione battesimale, da religiosi e laici insieme. Questo cammino di santità comunitaria, a cui invita il Concilio, richiede una visione nuova nel rapporto con i laici. Un segno concreto di questa realtà è stata la presenza al Capitolo di alcuni laici, con possibilità di parola e non di voto, i quali con sguardi diversi ma tesi in un’unica direzione, per tre giorni hanno offerto un contributo importante per un percorso di crescita insieme. Al termine dei lavori, il capitolo ha rieletto superiora generale suor Consolata Tamai per un altro sessennio e membri del consiglio generale suor Colomba Simone, suor Lucia Sandrin, suor Tarcisia Erba, suor Annafranca Gazzaneo. Il capitolo ha quindi indicato una strada percorribile e significativa perché il carisma del fondatore possa riesprimere la freschezza e l’entusiasmo delle sue origini e possa trovare forme nuove di incarnazione. ‘E’ l’ora di una nuova fantasia della carità’ sembra ripetere oggi mons. Carlo Liviero. Per questo ogni suora, che ha ricevuto il dono di partecipare al mistero dell’incondizionato amore del Cuore di Dio, è chiamata ad esprimere questo dono attraverso la preghiera, la vita fraterna, l’evangelizzazione e il servizio della carità, in semplicità, serenità e gioia, con amore e dedizione, in uno spirito di famiglia e umiltà evangelica. Anche la spiritualità dell’istituto è fondata su quella che scaturisce dal Cuore di Gesù. Esso è espressione del suo amore incondizionato al Padre e all’umanità tutta, in particolare verso i piccoli e i poveri. Le Piccole Ancelle – lo ricordano anche nel loro sito internet con quale si fanno conoscere a tutto il mondo – camminano in questo mondo complesso per essere, come il fondatore, vicine ‘ai nostri fratelli, per dividere con essi gli affanni, per asciugare le lacrime, per sostenere le speranze’, proprio come diceva mons. Liviero. Ci sono dei verbi che caratterizzano la vita di tutto l’istituto: evangelizzare, educare (promuovere cioè la dignità della persona umana, attraverso l’educazione integrale, l’evangelizzazione e l’apprendimento di un dialogo vitale tra culture, religioni e ambiti sociali differenti), sostenere (offrire una risposta di aiuto ad una situazione di precarietà che molte persone vivono), condividere (ascoltare, soccorrere, condividere le povertà, indicando l’unica necessaria ricchezza: il volto di Dio Padre).’/p