Una settimana fa l’annuncio ufficiale con la presentazione a Terni della Nota pastorale ‘Le Chiese umbre di fronte alla crisi’, e già sono giunte significative adesioni al ‘Fondo di solidarietà delle Chiese umbre’. Alcune pubbliche, altre comunicate riservatamente ai vescovi, sono il segnale di un ‘messaggio ricevuto’, quello a fare ‘gesti’ concreti a favore di chi non arriva a fine mese perchè non ha più il lavoro. Domenica 29 a ciascuno dei fedeli presenti a ogni messa sarà chiesto di dare il suo personale contributo, grande o piccolo che sia, in coscienza la ‘decima’ possibile, compatibile con le proprie possibilità, a misura della propria generosità. La parabola del Vangelo conosciuta come ‘l’obolo della vedova’ dice del valore che Dio da ad ogni offerta. Dunque a tutti sarà data la possibilità di contribuire, e di farlo insieme alla propria comunità. Non ci sarà un manifesto dei più ‘generosi’. Non sarebbe né coerente, nè gradito, anche se qualche eccezione, in certa misura, la si farebbe volentieri. Penso a quelle categorie di persone che ricevono stipendi tali che con una sola mensilità risolverebbero non pochi problemi ad una famiglia media, e in particolare a quelli che sono pagati con i soldi dei contribuenti. Sarebbe molto gradito ai cittadini sapere che, per fare un esempio, i politici eletti in Umbria (dai parlamentari ai consiglieri regionali provinciali e comunali) tutti insieme e in modo anonimo, hanno deciso di offrire la loro decima al Fondo. Per il momento è solo un desiderio, anche se dai politici sono giunti apprezzamenti per l’iniziativa. Il giorno stesso della presentazione della Nota pastorale, venerdì scorso, la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha inviato al presidente della Conferenza Episcopale Umbra, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve mons. Giuseppe Chiaretti, una lettera nella quale esprimeva tutto il suo ‘sincero apprezzamento per l’invito dei Vescovi umbri a farci carico, tutti, del peso che molte famiglie sopportano in seguito alla crisi economica che sta colpendo il nostro Paese’. E continuava ‘ribadendo la disponibilità della Regione a discutere con la ‘Ceu’ delle iniziative da mettere in campo insieme’ e ricordando le misure adottate dalla Regione per 14 milioni di euro circa, ‘affinché non vengano meno servizi essenziali e fondamentali’. Risorse non sufficienti, aggiungeva la Presidente, a far fronte alle nuove emergenze: ‘Ecco perché la costituzione di un Fondo di solidarietà delle Chiese umbre ‘ concludeva – oltre a permettere a molte famiglie di arrivare a fine mese con una boccata di ossigeno in più, rappresenta uno stimolo per tutti noi a fare di più, anche in termini di impegno personale e non soltanto istituzionale’. Dalla Cisl apprezzamento per il Fondo e un invito ai politici a Cisl dell’Umbria ha espresso il proprio apprezzamento per la scelta fatta dalla Conferenza episcopale umbra (Ceu) di promuovere un fondo di solidarietà a sostegno delle famiglie più povere colpite dalla crisi. Altrettanto importante è, per la Cisl, la scelta di finalizzare questo intervento, non in alternativa all’intervento pubblico di ammortizzatori sociali che si va definendo a livello nazionale e regionale per garantire a tutti i lavoratori, a partire da quelli atipici e delle piccole imprese, un sostegno al reddito capace di tutelarli in questa fase difficile. ‘C’è da augurarsi – è detto in una nota Cisl – che anche i Comuni e le fondazioni bancarie facciano altrettanto. La Cisl si auspica che l’esempio dei Vescovi di versare su questo fondo, una somma pari a una mensilità del loro stipendio, sia seguito anche dalla classe politica perché anche con gli esempi positivi si può recuperare credibilità e fiducia nella politica da parte della gente’. Banca Popolare Di Spoleto contribuisce al Fondo e offre misure La Banca Popolare di Spoleto ha deciso di aderire al Fondo di Solidarietà delle Chiese Umbre, promosso dalla CEU ‘contribuendo con un importo significativo’. L’annuncio è dato con un comunicato stampa nel quale Giovanni Antonini, Presidente della Banca Popolare di Spoleto comunica anche le misure concrete decise ‘a favore di famiglie e imprese per fronteggiare la crisi’. Per le famiglie la Bps prevede la possibilità di rinviare fino a 24 mesi il pagamento delle rate dei mutui e la rinegoziazione dei prestiti personali. A favore delle imprese sarà consentito il rinvio, delle rate dei finanziamenti a medio e lungo termine scadenti nel corso del 2009.Coop Centro Italia condivide e contribuisce l Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Coop Centro Italia Giorgio Raggi ha scritto a mons. Giuseppe Chiaretti per comunicargli la decisione di destinare al ‘Fondo di solidarietà delle Chiese umbre’ la somma di 100mila euro. Raggi condivide ‘la necessità di un cambio degli stili di vita e di consumo: perché le persone vivano con pari dignità lo sviluppo deve avere basi di sobrietà. Nè crediamo che il profitto ‘ legittimo e necessario per la capitalizzazione e la crescita dell’impresa ‘ sia il fine per il quale la nostra cooperativa è nata ed è cresciuta’. ‘Ora – conclude la lettera – il nostro percorso incrocia il Vostro appello. Per questo nel mentre proseguiremo la nostra azione imprenditoriale per far crescere l’economia e l’occupazione e per tutelare la convenienza della spesa delle famiglie riteniamo di dover fare anche noi un gesto concreto e immediato che aiuti i più bisognosi in una fase così emergente: a tal fine mettiamo a disposizione come primo contributo al ‘Fondo di Solidarietà delle Chiese Umbre’ la somma di euro 100.000′.
L”obolo’ di ciascuno secondo la propria misura
'Fodo disolidarietà' Ceu: adesioni e contributi
AUTORE:
Maria Rita Valli