A Spoleto per il 57° Festival dei Due Mondi ritornano le Prediche tenute da illustri oratori. Un’iniziativa singolare che potrebbe essere considerata demodé, facendo pensare ai vecchi quaresimali e ai famosi oratori quali Bossuet Lacordaire, che facevano riempire le cattedrali, per il prevalente desiderio e il piacere di ascoltarli. A Spoleto quest’anno è la terza programmazione. La prima ebbe come tema i vizi capitali, la seconda dell’anno scorso le opere di misericordia spirituale, mentre quest’anno l’argomento trattato sono i doni dello Spirito santo.
In comune questi temi, oltre all’argomento religioso, hanno il numero sette, e ciò consente di sviluppare l’iniziativa in modo articolato con la possibilità di avere sette voci diverse e sette modalità oratorie. Naturalmente quello che conta più della forma sono i contenuti e il messaggio che viene inviato non solo agli spettatori del Festival, ma a tutti quelli che direttamente o tramite i media ne saranno toccati. Le prediche si tengono nella chiesa di San Domenico e ogni predicatore illustrerà uno dei sette doni che sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. Sono temi bellissimi e che presi nel contesto dello Spirito santo rappresentano una ricchezza dello spirito umano e una luce per ogni persona che riflette sul senso dell’esistenza e sui modi concreti del comportamento umano.
Una curiosa coincidenza oppure un’oculata scelta vuole che il tema dei consigli sia stato recentemente affrontato nelle catechesi del papa Francesco e quindi l’iniziativa del festival può rappesentare uno sviluppo e un approfondimento delle catechesi del Pontefice. C’è una differenza infatti tra le catechesi fatte in una piazza gremita di migliaia di semplici fedeli e quelle svolte in una chiesa raccolta con un numero di persone selezionate e motivate, disposte ad ascoltare per circa un’ora testi elaborati destinati alla pubblicazione e inquadrati in un contesto culturale all’altezza del quale intendono porsi sia nei contenuti che nella forma letteraria. Tutti i predicatori scelti sono di alto livello, esperti ecclesiastici e personaggi di provata esperienza comunicativa.
Un particolare risalto avrà certamente l’intervento del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia, (domenica 6 luglio) cui è stato assegnato il dono del Consiglio. Il cardinale che finora ha agito nella dimensione pastorale della propria diocesi e della regione dell’Umbria in realtà è sempre più considerato e atteso da un più vasto mondo ecclesiale non solo italiano. Per questo motivo ed anche per il tema del “Consiglio” che rappresenta una chiave di volta in tutti i settori della vita della Chiesa e dell’azione pastorale, la sua predica non cadrà invano e andrà certamente oltre i confini di un festival fatto di spettacoli, di musica e letteratura.
Le prossime prediche
Questi gli appuntamenti che si terranno sempre nella chiesa di San Domenico alle ore 17: venerdì 4 luglio, Cettina Militello “La scienza”; sabato 5 luglio, Dom Alessandro Barban “La pietà”; domenica 6 luglio, card. Gualtiero Bassetti “Il consiglio”; venerdì 11 luglio, padre Raniero Cantalamessa “L’intelletto”; sabato 12 luglio, mons. Renato Boccardo “Il timor di Dio”.