L’insopprimibile dignità della persona

Scuola di teologia. Convegno di chiusura anno accademico

Un tema molto antico, eppure più che mai attuale, quello sulla dignità dell’uomo. Ancora oggi la Chiesa torna a meditare sulla dignità dell’uomo, nei documenti e nel magistero, e non a caso il convegno promosso dalla Scuola diocesana di formazione teologica ‘Cesare Pagani’ quest’anno è stato intitolato ‘L’insopprimibile dignità della persona umana’. Svoltosi nel salone Santo Stefano del palazzo vescovile domenica 21 giugno, il convegno che ogni anno chiude la Scuola di teologia ha declinato il tema della dignità della persona in varie prospettive: quella teologica-dogmatica, quella biblica e infine quella teologica-morale. Come ha ricordato don Romano Piccinelli nell’introduzione al convegno, ‘la persona è l’essere umano che ha coscienza di sé, aperto alla relazione con gli altri, aperto vero il mondo, aperto al mistero della religione’. A differenza dell’individualismo, ‘nel personalismo il rapporto con l’altro è strutturale e determinante. La persona è un essere sociale e radicato in una rete di relazioni, con un insieme di diritti e doveri’. Dal punto di vista teologico-dogmatico, ha sottolineato Piccinelli, ‘la questione antropologica contiene in sé implicitamente anche il problema Dio: la realtà di Dio e dell’uomo si configura come un binomia indissolubile. In ogni uomo vi è la traccia, l’impronta di Dio. Infatti, Dio e l’uomo sono i due interlocutori del dialogo sulla salvezza’. Don Nazzareno Marconi ha parlato della dignità dell’uomo commentando il passo della Genesi sulla creazione. ‘Il testo biblico – ha spiegato Marconi – nasce nel primo post-esilio, dopo la grande umiliazione sofferta dal popolo ebraico. L’essere umano è una creatura come le altre: vi è un rifiuto totale di ogni idolatria, perché c’è Dio e l’uomo posto in condizione di creatura. L’uomo è a immagine di Dio nella sua dignità, chiamato a un compito di tutela, essendo un custode responsabile di quello che c’è nel mondo’. La dignità umana nella prospettiva teologica-morale è stata focalizzata nella relazione tecnica di don Giovanni Cappelli, riflessione dedicata alla posizione della Chiesa dinanzi alla bioetica. Cappelli ha spiegato alcuni punti rilevanti dell’istruzione Dignitas personae. Su alcune questioni di bioetica, redatta dalla Congregazione per la dottrina della fede, uscita nel dicembre 2008 a vent’anni dalla istruzione Donum vitae. ‘Di quest’ultima – argomenta Cappelli – la Dignitas personae recepisce il diritto alla vita, il significato del matrimonio come rispetto e unità, la promozione del frutto dell’atto coniugale’. Le conclusioni finale sono state tratte da mons. Domenico Cancian, che ha riflettuto sul concetto di dignità umane e sull’importanza della Scuola di formazione teologica.

AUTORE: Saverio Freddi