L’Inferno salvato… dal limbo

Alla Sagra musicale umbra si proietta il primo film italiano su Dante (1910). Presente Claudia di Giovanni direttore della Filmoteca vaticana

A salvare l’Inferno, fu un gesuita. Proprio così! Si deve a un professore gesuita di inizio ‘900 il salvataggio dell’unica copia ancora oggi esistente di un film del 1910 sull’Inferno di Dante, cioè una delle primissime produzioni dell’appena nata cinematografia italiana.

Il film, e un suo omonimo Inferno del 1914, vengono proiettati – dopo un secolo di dimenticanza nel “limbo” – al cinema Zenith di Perugia venerdì 19 settembre, ore 17.30, nell’ambito degli eventi collaterali alla Sagra musicale umbra. Sull’evento abbiamo intervistato Claudia Di Giovanni, direttrice della Filmoteca Vaticana, a cui oggi appartiene la storica pellicola del 1910.

Chi era il sacerdote a cui dobbiamo la conservazione del film? “Un appassionato di cinema, che utilizzava i film come supporto alle sue lezioni, un sistema davvero moderno all’epoca. Teneva lezioni di storia in un liceo di Basilea, e si serviva di questi film dei primi del Novecento per illustrare la storia ai suoi studenti. Questo non fu molto ben visto dalle autorità scolastiche, che dopo un po’ di tempo lo allontanarono dal liceo, dicendo che il potere delle immagini era ‘demoniaco’. Lui, tra l’altro, aveva raccolto queste pellicole in maniera particolare: si pensa addirittura che le prendesse di contrabbando! Nel Fondo da lui lasciato ai Gesuiti, e da loro a noi, ne sono rimasti circa 250”.

Tra cui l'”Inferno”… “Sì. All’inizio ci ha fatto un po’ sorridere, però era un film particolare, con quella sua illustrazione dei canti di Dante. Per caso, durante una riunione, abbiamo sentito uno storico del cinema che parlava dell’Inferno come di un film scomparso. A quel punto ci è venuto in mente che potesse essere il nostro! Abbiamo verificato: sono venuti gli esperti e hanno visto che era proprio una copia di quel film che si credeva ormai perduto. Già, perché ebbe la sventura di uscire un po’ prima di un altro Inferno italiano: una pellicola, costata molto di più, prodotta dalla Titanus, che obbligò a ritirare dal mercato tutte le copie del film concorrente”.

È venuta fuori qualche altra “chicca”? “Nel lascito del padre gesuita abbiamo trovato anche il primo film italiano realizzato su san Francesco, Il Poverello di Assisi di Guazzoni; era del 1911. Anzi, credo il primo film sull’argomento in assoluto, non solo a livello italiano. Attualmente è in atto un confronto con altre cineteche, per capire se possediamo copie uniche o opere presenti anche in altri archivi. Nel Fondo dei Gesuiti abbiamo trovato varie cose interessanti, come molte immagini della Prima guerra mondiale: nel nostro archivio finora non avevamo assolutamente nulla sul tema, quindi è stato un vero tesoro quello che ci hanno fornito”.

AUTORE: M. R. V. - D. R.