E’ trascorso un anno da quando la comunità di Preci ha dato il benvenuto a tre suore della Congregazione della Sacra Famiglia di Spoleto. La congregazione ha i suoi natali in un piccolo e umile paese, Cannaiola di Trevi (Pg), il 13 maggio 1888 per opera dello zelantissimo parroco, il beato Pietro Bonilli. Essa si sviluppò dapprima in Umbria, poi, nel 1894, in Sicilia. In seguito si propagò in altre regioni d’Italia e, nel 1921, partirono per la Cirenaica le prime suore missionarie. Attualmente la Congregazione opera in Italia, in Libia, in Canada, in Cile, in Guatemala e in Costa d’Avorio. L’idea di ospitare una piccola comunità religiosa femminile a Preci è stata avviata dal vescovo mons. Riccardo Fontana con l’intento di riproporre e rivivere un’esperienza già vissuta nel lontano 1965, quando in questo territorio operava un piccolo gruppo di suore facenti parte della Congregazione di Sant’Antonio. Un lungo periodo di assenza durante il quale è venuta a mancare, ad ognuno di noi, la presenza e la certezza di un sostegno umano sempre presente e disposto soprattutto a prestare attenzione alle necessità più semplici e a quanto, nella vita frenetica di tutti i giorni, può sfuggire di mano. Nel corso della loro permanenza a Preci le tre sorelle, grazie alla preziosa collaborazione di don Giampiero Ceccarelli, hanno saputo offrire la fatica di ogni giorno ai più piccoli, ai giovani, alla catechesi, alla scuola, all’assistenza e al servizio apostolico esprimendo carisma nell’evangelizzazione e nell’educazione. “In questo breve ma intenso periodo – dichiara la sorella Maria, responsabile della Comunità a Preci – sono stati organizzati incontri con i ragazzi delle scuole il venerdì e il sabato per una condivisione di fede che va dalla recitazione del rosario, allo studio profondo dei sacramenti, all’insegnamento di canti religiosi e di attività integrative. Con immensa gioia – continua la sorella Maria – dal mese di novembre scorso siamo riuscite a coinvolgere alcune famiglie negli incontri che facciamo il martedì presso la casa parrocchiale, per riflettere sul messaggio evangelico della domenica e per vivere una comune necessità di condivisione nella preghiera. Il nostro intento – spiega suor Maria – è quello di aumentare l’attività religiosa nel territorio, di coinvolgere sempre di più i giovani e gli anziani in attività spirituali e liturgiche utilizzando a tal scopo le strutture che abbiamo a disposizione. Mi riferisco al centro Caritas e alla magnifica abbazia di Sant’Eutizio. Quest’ultima oltre a ricordarci la nostra vera dimensione umana è un luogo spirituale fortemente amato soprattutto dagli anziani che occasionalmente si ritrovano qui insieme a noi per pregare e fraternizzare insieme. Il più sentito ringraziamento – conclude la sorella – va al vescovo mons. Riccardo Fontana, al sindaco di Preci Pietro Bellini, a mons. Giampiero Ceccarelli e a tutta la comunità di Preci che, con entusiasmo, collaborano su più fronti e costantemente con noi per far sì che questo territorio metta in pratica il motto del beato Pietro Bonilli ‘fare famiglia, costruire famiglia e dare famiglia’”.
L’idea di ospitare a Preci una piccola comunità religiosa della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto è stata avviata dal vescovo mons. Riccardo Fontana
Il prezioso servizio di tre suore a Preci
AUTORE:
Sabrina Tagliavento