L’Eucaristia deve perciò essere posta costantemente al centro della vita e della missione della Chiesa, come il vero perno intorno al quale tutto gira, poiché il mistero eucaristico è centro di irradiazione, che anima, alimenta e sostiene la vita della comunità ecclesiale, rendendo i suoi membri testimoni attivi della fede che professano. E noi, che formiamo la Chiesa, non possiamo vivere da cristiani se anche la nostra vita concreta non si apre all’Eucaristia e alle sue implicazioni”. È l’invito lanciato dall’arcivescovo Renato Boccardo il giorno della solennità del Corpus Domini, domenica 26 giugno. La celebrazione diocesana si è tenuta nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Spoleto. Tantissima gente ha partecipato all’eucaristia e alla successiva processione fino alla chiesa di Santa Rita. Portare Gesù Sacramento nelle strade della città è il modo dei cristiani per proclamare pubblicamente la fede e per esprimere gratitudine a Dio per il mistero dell’eucaristia che trascende e trasforma. Erano presenti i sacerdoti della città di Spoleto: quelli del Sacro Cuore, della Cattedrale, di San Gregorio, di San Paolo inter vineas, di San Pietro extra moenia, gli Agostiniani Scalzi di santa Rita, i Frati Minori di Monteluco e i Frati Cappuccini. La liturgia è stata animata dalla Cappella musicale del Duomo. Mons. Boccardo nell’omelia ha ricordato come il Corpus Domini sia la festa di Gesù che sta in mezzo al popolo. Ha condiviso con i fedeli tre messaggi che scaturiscono dalla liturgia festiva del Corpo del Signore. “Anzitutto – ha detto – essa ci invita a custodire uno sguardo di fiducia nella storia, per proseguire nel cammino senza perdere la pace e mantenere il coraggio della testimonianza cristiana. In altre parole, dobbiamo credere veramente alla potenza dell’Eucarestia che salva il mondo, del quale è luce e anima. Il secondo messaggio: l’Eucarestia attrae i credenti alla sublime carità di Cristo che ci strappa da noi stessi per dedicarci al compito affidatoci da Gesù, quello della conversione, della riconciliazione e della testimonianza; una carità che tutto contiene e tutto abbraccia, tutto penetra e tutto muove, rendendoci strumenti di quel misterioso rinnovamento del corpo ecclesiale e del mondo che lo Spirito del Risorto continuamente opera nel tempo. Il terzo messaggio si riferisce alla stessa celebrazione eucaristica: occorre dare particolare rilievo alla Messa domenicale e alla stessa domenica, sentita come giorno speciale della fede, giorno del Signore risorto e del dono dello Spirito, vera Pasqua della settimana”.
“L’eucaristia ci fa essere fiduciosi”
Festa del Corpus Domini, l’omelia dell’arcivescovo Boccardo nella chiesa del Sacro Cuore
AUTORE:
Francesco Carlini