L’Est Europa di San Benedetto

FIACCOLA BENEDETTINA. La fiamma quest'anno è stata accesa in Romania

La Fiaccola benedettina ‘pro pace et Europa una’ è stata accesa (il 30 giugno) in Romania, nella sede del Patriarcato di Bucarest. La piccola fiammella di pace è stata benedetta dal vescovo ortodosso Sebastiano, uno dei tre vicari del novantaduenne Patriarca Teoctist. All’incontro era presente la delegazione umbra guidata dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, e dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Il vescovo Sebastiano ha annunciato che il Santo Sinodo ortodosso ha deciso di aprire una diocesi in Italia, con sede probabilmente a Roma. Mons. Fontana si è detto entusiasta della scelta e ha dato la sua disponibilità ad accogliere in diocesi un prete ortodosso, affidandogli una chiesa. Anche l’arcivescovo metropolita di Bucarest, mons. Ioan Robu, ha accolto nella cattedrale di San Giuseppe la Fiaccola benedettina. La delegazione è stata salutata festosamente da tutta la comunità cattolica romena, che ha partecipato alla messa nel duomo di Bucarest presieduta dall’arcivescovo Fontana. Il presule spoletino nell’omelia ha sottolineato come attraverso il santo patriarca nursino è facile ritrovare le radici cristiane d’Europa. Commovente l’incontro, nella chiesa detta ‘degli italiani’, con la comunità italiana che vive a Bucarest. Nei primi anni del ‘900 le autorità romene chiesero all’Italia l’invio di manodopera per la costruzione di strade, ponti, palazzi ecc’ Poi, durante la Prima guerra mondiale, migliaia di soldati italiani persero la vita in Romania per difendere la madre patria. E nel cimitero di Bucarest ci sono sepolti 2.000 militari italiani. Il viaggio in Romania è stato anche l’occasione per visitare la nuova casa di accoglienza per anziani, diversamente abili e orfani realizzata dai padri Orionini, fondati da san Luigi Orione. La Fiaccola benedettina della pace – giunta alla 34a edizione – è un’iniziativa che precede ogni anno la celebrazione della festa di san Benedetto come patrono d’Europa (11 luglio). La manifestazione, cui Papa Benedetto XVI ha dato valore ecumenico, porta ‘ nelle vie dell’antica evangelizzazione monastica, sia d’Oriente che d’Occidente – una proposta di pace e di fraternità, nel segno della millenaria tradizione di fede e di cultura. La delegazione benedettina, dunque, ogni anno visita un luogo dove i figli di san Benedetto, lungo il corso della storia, andarono a portare il prezioso contributo di animatori di civiltà. Quest’anno è stata scelta la Romania, appena entrata a far parte della Comunità europea e con una gran voglia di essere protagonista di una storia comune alla pari con gli altri Paesi. Rientrata in Italia, la Fiaccola è stata ricevuta a palazzo Valentini dal presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra. Mercoledì è stata benedetta dal Papa nel corso dell’udienza generale.

AUTORE: Francesco Carlini