Le letture sotto l’ombrellone

Un sondaggio tra le librerie cattoliche umbre convenzionate con il nostro settimanale

Uno dei vantaggi spirituali del turismo è che spinge la gente a girare con il naso per aria. Gira di qua, gira di là, tra un monumento a Garibaldi e un fontanone medievale, a un certo punto il turista si imbatte in un fenomeno inatteso: l’insegna di una libreria cattolica. Beh, magari anche al suo paese ce n’è una, ma non l’ha mai notata; ecco che invece, in una località turistica come Perugia, in pieno centro storico il visitatore nota la scritta ‘Paoline’. Un po’ per curiosità, un po’ per la nostalgia del Divino, il turista decide di entrare e comincia a ficcanasare tra gli scaffali. E alla fine acquista un volume. Quale? Lo chiediamo alle suore che gestiscono la libreria di piazza IV Novembre nel capoluogo umbro, le quali rispondono: ‘In estate la gente preferisce i testi di spiritualità, sia i sussidi alla lectio divina, sia i grandi classici della tradizione cristiana. Quest’anno, poi, con l’inizio dell’Anno paolino, vanno molto i libri dedicati all’apostolo’. San Paolo fa la parte del leone anche nella libreria Paoline a Terni. Qui, nelle ultime settimane, hanno venduto bene in particolare due titoli: Paolo di Tarso del biblista Rinaldo Fabris (ed. Paoline) e La lettera perduta di Paolo Curtaz (ed. San Paolo). Ma – forse a causa del recente convegno cittadino promosso dalla diocesi – resta viva l’attenzione sul rapporto tra Chiesa e città; per cui è ancora molto richiesto un libro dell’anno scorso, Martini politico e la laicità dei cristiani di Giovanni Bianchi (ed. San Paolo). Infine, informano le gestrici, ‘d’estate la gente chiede libri più leggeri, tipo i romanzi’. Anche se il romanzo più venduto dalle Paoline di Terni è tutt’altro che leggero, essendo ambientato nella Polonia del 1942: Il libraio di Michael D. O’Brien. In ogni caso, i romanzi restano tra i titoli più gettonati nel periodo estivo. Alla Libreria cattolica di Spoleto, per esempio, va ancora molto l’ormai classico Gomorra di Roberto Saviano (Mondadori, 2006), oltre a La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (Mondadori), vincitore del premio Strega. Quanto al settore religioso, a Spoleto il libro più venduto risulta Le beatitudini evangeliche di Raniero Cantalamessa (ed. San Paolo). Stessi romanzi da Libri&Idee di Gubbio. Molte richieste di questo tipo anche alla libreria Geosta di Norcia. Vende bene La solitudine dei numeri primi, oltre a Il casellante di Andrea Camilleri (Sellerio). Nel settore religioso, non stupisce che qui i best-seller siano i volumi relativi a san Benedetto. Così come a Cascia, nella libreria interna al santuario, spopolano i libri dedicati a santa Rita, in particolare la biografia scritta da Yves Chiron; ma anche – per restare in ambito agostiniano – le immortali Confessioni del Vescovo di Ippona. Ad Assisi invece, anche nel periodo estivo, la clientela cerca opere di spiritualità, o se non altro di psicologia. La libreria Fonteviva, riporta i seguenti titoli come quelli più richiesti: Dio, dove sei? di Enzo Bianchi (Rizzoli); Amare nella libertà di Timothy Radcliffe (Qiqajon), nonché i libri del predicatore benedettino Anselm Gruen. Senza dimenticare, in questo Anno paolino, le opere di approfondimento sulla figura dell’apostolo; vendono bene, alla Fonteviva, soprattutto il Gesù e Paolo del biblista Jerome Murphy O’Connor e Paolo, l’apostolo delle genti di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI (entrambi editi da San Paolo). Nell’altro punto vendita assisiate, quello della Cittadella, ‘più che singoli autori – ci informa la dinamicissima libraia, 86 anni appena compiuti – emergono una serie di collane, tutte della Cittadella: Psico-guide, Spiritualità del nostro tempo, oltre agli studi biblici e temi che non tramontano mai, come i libri su Chiara e Francesco o quelli di Carlo Carretto. Inoltre, Studi cristologici, Teologia…’. Perfino d’estate? ‘Sì, a causa dei convegni. Ai convegnisti forniamo sempre un opuscolo con le novità… ma loro non li guardano nemmeno, e comprano quello che avevano già in mente!’. Ma ben venga chiunque d’estate non ‘abbandona’ la cultura.

AUTORE: Dario Rivarossa