La proposta del Convegno regionale sulla pastorale della famiglia, promosso direttamente dalla Conferenza episcopale umbra, ha trovato subito terreno fertile in tutte le diocesi della regione. Sono quasi due anni che la macchina organizzativa ha iniziato a operare mettendo in campo idee, proposte e iniziative. Il gruppo di lavoro è formato da una o due coppie appartenenti a tutte e otto le diocesi regionali. Sin dall’inizio si è respirata una grande unità, soprattutto per quanto riguarda gli intenti e le finalità del Convegno. Molteplici sono stati gli incontri, e molteplici le idee che ogni volta sono venute fuori. Tutto comunque era finalizzato a far sì che la futura manifestazione assumesse un carattere formativo per partecipanti e operatori, ma anche celebrativo per la famiglia nella sua connotazione cristiana. Da questo insieme di intenti, con l’apporto dell’esperienza di mons. Vittorio Peri, presidente del Convegno regionale, e di padre Luciano Temperilli, direttore dell’ufficio regionale per la Pastorale della famiglia, è venuta fuori una modalità di manifestazione che si è già concretizzata nei tre seminari, e che si concluderà in maniera solenne nel prossimo ottobre durante le giornate del Convegno. Nulla è stato dato per scontato, tutto è stato definito nei minimi dettagli. Particolare rilievo è stato dato ai tre seminari, aventi una funzione preparatoria. La scelta ‘itinerante’ delle tre città ospitanti, Città di Castello, Collevalenza e Cannaiola di Trevi, testimonia la volontà di poter abbracciare da un punto di vista territoriale tutta la nostra regione. Per le sedi poi è stata fatta una selezione, dato che erano necessari spazi per ospitare i numerosi partecipanti e i tanti bambini al seguito. Per loro si è pensato ad una connotazione diversa dalla consueta attività di baby-sitter, con gli scout o altri animatori preparati. In base all’età, i bambini e i ragazzi sono stati divisi in gruppi di lavoro nei quali, in modalità ovviamente diversificata, hanno potuto esprimere il loro punto di vista sulla famiglia. Tra l’altro proprio al Convegno di ottobre sarà presentato un lavoro di ricerca sui giovani che l’Università di Perugia ha svolto su proposta della Conferenza episcopale umbra e del Comitato organizzatore. Notevole confronto poi vi è stato sulla scelta dei relatori, una volta individuati i temi da trattare. Finora le persone chiamate ad esporre hanno veramente destato interesse negli uditori, suscitando inoltre una rinata voglia di fare e di impegnarsi nel campo della famiglia. Relatori preparati e competenti i quali, grazie anche agli interventi dei partecipanti, hanno saputo riportare i concetti espressi al livello del quotidiano e del vissuto. Bisogna poi ricordare la presenza costante come moderatore nei tre seminari, e come futuro relatore al Convegno, di mons. Sergio Nicolli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia, il quale apporta una notevole dose di esperienza, che permette alle nostre diocesi di confrontarsi con quanto di buono viene fatto a livello nazionale. Concludendo, si può affermare che tutto l’impegno finora profuso testimonia che le diocesi umbre credono nella famiglia in quanto sacramento e in quanto luogo di educazione per le prossime generazioni.
Le idee ci sono, lo spirito anche
FAMIGLIA. Verso il Convegno regionale
AUTORE:
Cristian e Debora Braganti