Si rinnova la promessa d’amore dei fidanzati nel giorno della festa del loro santo protettore Valentino. Una promessa che unisce innamorati di età diverse, nazionalità, storie e culture diverse che si ritroveranno domenica 13 febbraio, provenienti da ogni parte d’Italia, per la tradizionale festa della Promessa presieduta dal Vescovo nella basilica di San Valentino alle ore 11. Al termine, un particolare dono della diocesi ai fidanzati con il concerto nella chiesa di San Pietro a Terni alle ore 16: Messa di requiem in Re minore – K626 di Mozart, eseguito dall’orchestra “Bruno Maderna” e coro della città di Bratislava diretti dal maestro Walter Attanasi. Si legge sempre nei volti dei giovani fidanzati che si avvicinano all’urna di san Valentino la voglia di star bene, il desiderio di essere felici, stretti uno accanto all’altro per pronunciare con solennità le parole di una promessa, che sarà di tutta la vita. Un amore forte che si rinnova nella memoria di san Valentino, che fu testimone e predicò ai primi cristiani e ai pagani il senso e il valore di un amore fedele e solido, più forte anche della morte. Un amore che non è scontato ma che è capace di resistere alle inevitabili difficoltà della vita, che aiuta a comprendere l’altro e a sacrificarsi per la felicità altrui. “Il messaggio di san Valentino è robusto, lontano dalle sdolcinature che non reggono alle prime difficoltà che fanno sfasciare subito tutto – sottolinea mons. Vincenzo Paglia parlando della festa della Promessa. – L’amore vero è capace di perdonare e di superare ostacoli che sembrano insuperabili. Per questo la vita diventa bella. Ma questo amore non è scontato; non lo si trova per caso. Tutti dobbiamo imparare ad amare. È facile pensare solo a se stessi, è facile farsi gli affari propri, è facile offendere, è facile odiare, è facile tradire. È invece difficile amare. Anche perché l’amore richiede sempre che qualcosa di noi stessi muoia. Per questo il Signore ci viene incontro ed è pronto ad aiutarci a voler bene”. Per i fidanzati è una verifica della solidità dei sentimenti reciproci, che per molti sarà coronata, entro l’anno, con la celebrazione del matrimonio. “La felicità quella vera non si trova da soli – ricorda ancora mons. Paglia – ma insieme agli altri, nella consapevolezza che il valore cristiano della famiglia è oggi più che mai importante e da rivalutare”.
L’amore (vero) vince tutto
FESTA DELLA PROMESSA. Le parole del Vescovo
AUTORE:
Elisabetta Lomoro