Laicità o libertà religiosa?

Libri. Esce un nuovo studio del sociologo Luca Diotallevi

Si parla molto di laicità dello Stato, mettendo con ciò in discussione la presenza di segni e gesti appartenenti alla sfera del sacro nell’ambito della società civile e delle pubbliche istituzioni. La questione da teorica, legata alla famosa risposta di Gesù contenuta nel Vangelo: “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”, nei nostri tempi è divenuta una accesa disputa tra laicisti, che vogliono far scomparire ogni traccia di sacralità, e coloro che sono legati alle forme tradizionali del passato. Emblematica di questa disputa è la lotta per o contro il crocifisso, e quella pro o contro il velo (niqab). L’editore Rubbettino ha chiesto a Luca Diotallevi di studiare e sottoporre il tema ad una riflessione. Egli lo ha fatto con un bel volume di 261 pagine, compreso un elenco bibliografico di trenta pagine che sta ad indicare la complessità dell’argomento. Pur non essendo qui il caso di affrontare il senso complessivo della domanda e della risposta circa il valore della laicità seguendo tutte le articolazioni del discorso, può essere utile raccogliere la tesi dell’autore. Diotallevi svolge il suo lavoro in otto capitoli nei quali analizza in modo dettagliato il rapporto tra sacro e società, prendendo in esame singolarmente i due modelli messi poi a confronto l’uno con l’altro. Da una parte illustra il tipo di laicità francese, laicité, e dall’altro il modello di tipo americano della libertà religiosa, religious freedom. Al termine della lunga, puntuale (puntigliosa) analisi, finisce con il riproporre da capo la domanda alla luce della fede cattolica. In realtà la questione non è tra laicité e religious freedom, ma, escludendo la prima, si ritiene accettabile un confronto tra “sana laicità” e libertà religiosa. Però alla resa dei conti anche la laicità “sana” risulta per l’autore priva di consistenza, destinata a cedere il passo alla libertà religiosa. Di nuovo una precisazione, ed è che non si tratta di costruire un sistema teocratico in cui i “peccati” automaticamente diventano reati e delitti da punire. Dal punto di vista cattolico, sostiene Diotallevi, la libertà religiosa garantisce che le forze della religione e l’istituzione cristiana possano intervenire a pieno titolo per realizzare il bene comune, la ricerca del quale non deve essere lasciata al monopolio dello Stato. Su questi temi avremo modo di confrontarci nel seminario che si terrà con l’Autore il lunedì 24 maggio alle ore 17 nella sala del Dottorato a Perugia. Sarà un’occasione per presentare il libro e l’autore, professore di Sociologia all’Università di Roma Tre, per discutere con lui e approfondire un tema così coinvolgente. L’incontro potrà fornire anche criteri di giudizio sulla situazione della società multiculturale in ordine alla laicità e alla sua possibile applicazione nelle nostre popolazioni impregnate di sacro. PRESENTAZIONE A Perugia il giorno 24Il volume Una alternativa alla laicità di Luca Diotallevi verrà presentato lunedì 24 maggio, alle ore 17, nella sala del Dottorato presso le logge del duomo di San Lorenzo a Perugia. La relazione sarà svolta da Carlo Cirotto, presidente nazionale del Meic. Sarà presente l’autore. L’iniziativa è a cura del Meic, del Centro ecumenico di San Martino e de La Voce.

AUTORE: Elio Bromuri