Una grandissima partecipazione di fedeli ha salutato, domenica 23 aprile scorsa, la riapertura al culto della chiesa della Madonna delle Lacrime a Trevi. La solenne liturgia di consacrazione del nuovo altare è stata presieduta dall’arcivescovo Riccardo Fontana. Insieme con lui hanno concelebrato i sacerdoti delle parrocchie di Trevi. Oltre al popolo trevano, con in testa il sindaco Giuliano Nalli, erano presenti autorità nazionali e locali, tra cui gli onorevoli Benedetti Valentini e Ronconi. Significativa anche la presenza delle suore della Sacra Famiglia di Spoleto, capeggiate dalla madre generale, Danila Santucci. Nella sua omelia l’Arcivescovo ha sottolineato come la riapertura del santuario sia un giorno memorabile per Trevi. ‘Da un albero antico – ha detto mons. Fontana – nasce un albero nuovo che darà frutti rigogliosi e belli. La riapertura di questo antico tempio dimostra come la Chiesa voglia mettersi al servizio del popolo, dei più bisognosi ed emarginati. Dobbiamo vedere – ha continuato il presule – il pianto della Madonna nello straniero che non viene accolto, nei ragazzi che hanno perso il senso della vita, in tutti quei fratelli che vivono in povertà’. Durante la predica l’arcivescovo ha ricordato che dalle Lacrime è partita la prima opera di carità del beato Pietro Bonilli (l’attuale struttura delle Lacrime accoglie trenta ragazze diversamente abili). Poi il Vescovo ha fatto un appello ai trevani: ‘Trevi ha molto da dire alla società se non si perde di coraggio, se ritrova la speranza. Cari trevani, non ricordiamo solo il passato, impegniamoci a costruire il futuro. L’epoca dei gesti è finita, dobbiamo spenderci giorno dopo giorno per il bene del prossimo’. L’ultimo, ma non meno importante, pensiero di Fontana è andato a coloro che sono ricoverati nell’ospedale riabilitativo di Trevi e a tutti gli anziani e ammalati che non possono uscire di casa. Pieno di fascino e di spiritualità il momento in cui il pastore della Chiesa di Spoleto-Norcia ha versato il crisma sull’altare e vi ha acceso l’incenso. Le donne di Trevi hanno poi ripulito la ‘novella mensa’, messo la nuova tovaglia, i fiori e le candele. Al termine della liturgia mons. Fontana ha ringraziato quanti hanno reso possibile il restauro: il Governo, la Regione e l’Amministrazione comunale di Trevi. Ha anche dato l’annuncio che rettore pro tempore della chiesa sarà il vicario foraneo di Trevi, padre Oronzo Saponaro, frate minore e parroco di Santa Maria in Valle.
Lacrime profumate d’incenso
Riapre al culto il santuario di Trevi da cui partì l'apostolato sociale del beato Bonilli. L'arcivescovo Fontana ha consacrato
AUTORE:
Francesco Carlini