“Gli umbri potrebbero collaborare di più con i carabinieri e devono rimuovere la ‘ruggine del cittadino’, se vogliono conservare integro e pulito il tessuto della loro società”: lo ha detto il generale Giuliano Ferrari, comandante della Regione carabinieri Umbria, celebrando martedì a Perugia il 187’anniversario della fondazione dell’ Arma. L’ufficiale ha quindi esortato i cittadini a “non considerare più la sicurezza come un dato scontato, come l’aria che respira”; ma, al contrario, occorre che venga “rafforzata la cultura della collaborazione con le Forze di polizia”. “La sicurezza e la pulizia sociale – ha detto ancora il gen. Ferrari – sono responsabilità di tutti”. Secondo il Comandante della Regione carabinieri “i delitti contro il patrimonio potrebbero diminuire ben più significativamente se si diffondesse nella popolazione la piena consapevolezza della necessità di proteggersi con misure di sicurezza passive”. “Preoccupazione”- secondo Ferrari – destano il “vistoso aumento delle morti per overdose”ed il “turpe fenomeno dello sfruttamento della prostituzione”, settore nel quale” sono stati conseguiti i maggiori successi anche se le operazioni compiute, non hanno ancora inciso a sufficienza sul fenomeno di cui è emersa solo la punta dell’iceberg”. Ferrari ha ricordato che, nel corso dell’ultimo anno “i carabinieri della Regione sono stati impegnati nell’opera di rinnovamento tecnologico. E’ stato anche esteso l’orario di apertura al pubblico delle stazioni e la distribuzione di computer portatili per consentire la ricezione delle denunce a domicilio a favore di anziane e disabili”. Relativamente alle infrastrutture dell’Arma il generale ha espresso l’auspicio che entro un biennio “questa Regione possa disporre del suo indispensabile polo logistico esterno alla città, e che sia stato integrato il Comando provinciale di Perugia: pena, fra l’altro, l’impossibilità di alloggiare il personale femminile di cui è già cominciato il reclutamento”. Nel bilancio dell’attività dell’Arma in Umbria emerge l’incremento dei reati commessi dai minori: nell’ultimo anno sono stati un centinaio i casi nei quali sono stati coinvolti ragazzi tra i 14 e i 18 anni, per lo più legati al mondo della droga, contro i 70 dell’anno precedente. Complessivamente i carabinieri hanno perseguito 19.766 reati (il 10.63 per cento in più rispetto all’anno precendente), arrestando 916 persone. Nella lotta al racket e all’usura i carabinieri hanno arrestato 11 persone e ne hanno denunciate 22. E’ stato sottolineato l’aumento della percentuale delle rapine scoperte “che in questa Regione – è stato detto – è tra le più alte in campo nazionale”. Per quanto riguarda gli omicidi, dal luglio del 2000 al maggio di quest’ anno, sono dieci quelli avvenuti in Umbria e otto le persone che sono finite in carcere.