La sanità umbra è virtuosa

REGIONE. La Marini mette in luce il lavoro fatto, e invita il Governo nazionale a non fare tagli indiscriminati
L'ospedale comprensoriale di Gubbio e Gualdo Tadino a Branca

I tagli ai posti letto negli ospedali non riguarderanno l’Umbria. Infatti la Regione è già ‘virtuosa’ perché, con 3.170, si trova al di sotto dei parametri massimi indicati dal Governo (3.330). Paradossalmente, ci sarà spazio per 160 posti letto in più. Anche se per la sanità umbra arriveranno 16 milioni in meno.

La presidente della Regione, Catiuscia Marini, parlando a Roma nell’ambito del convegno “Il Pd per il diritto alla salute”, presenti il segretario nazionale Pierluigi Bersani e il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha rilevato che “stiamo assistendo ad un vero e proprio assalto al Sistema sanitario nazionale e, con l’obiettivo di riqualificare la spesa pubblica, con i tagli lineari di fatto si somministra ‘la stessa medicina a pazienti diversi’, trascurando che se oggi ci sono Regioni virtuose è perché, grazie alla programmazione, in questi anni hanno messo sotto controllo la spesa sanitaria razionalizzando e riorganizzando le reti ospedaliere, diminuendo la spesa farmaceutica, ottimizzando l’acquisto di beni e servizi. Tutto ciò in maniera concertata e condivisa con tutti gli operatori della sanità”.

Per la Marini “dobbiamo recuperare la finalità del Servizio sanitario che è quella della promozione della salute, sapendo che questo produce benifici e risparmi. Le Regioni, in proposito, avevano da tempo sottoposto dei temi su riforme strutturali, ma i tecnici del ministero della Salute hanno fatto, per esempio, una semplificazione della rete ospedaliera, non considerando che il parametro dei posti letto per abitante è vecchio di dieci anni. Ciò che è importante è l’appropriatezza anche dell’offerta ospedaliera in tutto il territorio, che deve innanzitutto garantire prestazioni di qualità e il diritto alla salute, in un quadro certo di risparmi e razionalizzazioni. Insomma – ha detto – non sempre ‘piccolo’ ospedale è sinonimo di spreco, e ‘grande’ di qualità. In Umbria in questi anni abbiamo puntato a realizzare una rete di presidi ospedalieri guardando alla loro innovatività, accorpando e razionalizzando, e grazie a questo oggi noi già siamo in linea con gli standard indicati dal Governo nel rapporto tra abitanti e posti letto”.

Nel frattempo, sempre in tema di sanità, è stato firmato un Verbale di accordo sulle misure relative al riordino del Sistema sanitario regionale, a conclusione di un incontro fra l’assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni, e le rappresentanze sindacali confederali, di categoria e del sindacato pensionati. “La proposta della Giunta regionale di riordino del Sistema sanitario regionale – ha dichiarato Tomassoni – è stata condivisa nel suo impianto complessivo, con particolare attenzione a quanto riguarda il percorso di stabilizzazione di tutti i lavoratori precari, perché non siano i dipendenti a fare le spese dei tagli. Al tempo stesso è stata ampiamente riaffermata l’importanza della condivisione, della collaborazione e della stabilità delle relazioni sindacali”.

Si va verso una stabilizzazione, nel tempo, di tutti i lavoratori precari dipendenti.

AUTORE: E. Q.