Stiamo discutendo di un certo progetto da realizzare ad Ibarra (Ecuador). È dal 1992, 800 anni dalla canonizzazione di sant’Ubaldo, che ci lavoriamo su. Oggi lo rilanciamo come Centro éspiritual y cultural S. Ubaldo – Mons. ProaÈo, calibrato sulle grandissime figure di questi due vescovi così lontani (Gubbio + 1160; Riobamba +1988), così vicini nell’amore per la Chiesa e per l’uomo. Un progetto intorno alla Capilla de San Ubaldo, consacrata nel 2000 come segno efficace dell’efficace presenza. di sant’Ubaldo tra noi, anche su lidi molto lontani. Stiamo discutendo, preti imbiancati dal tempo, giovani signore acute, diaconi appesantiti da diete errate. Discutiamo fino alla domanda finale: ma qual è la ricaduta pastorale di questo progetto? Domanda da 1.000 punti. Una delle domande più necessarie e, al tempo stesso, dalla risposta meno ovvia. La domanda infatti assume mille significati, a seconda del contesto in cui viene posta. Nel contesto di una Chiesa autoreferenziale va catalogata come ‘ricaduta pastorale’ ogni voce di bilancio che avvantaggia ‘la mia Ditta’ (la frase è di don Milani) nella corsa ad aggiudicarsi clienti, o punti di merito, o rendite di posizione, nella gara tesa tirare gli uomini dalla propria parte. Nel contesto di una Chiesa sentita come servizio al mondo la ‘ricaduta pastorale’ ha tutt’altra valenza. Banalizzo. Durante la scorsa Quaresima è stato distribuito ai fedeli un libro di meditazione, Verso la Pasqua. Prezioso, l’hanno apprezzato anche i ‘ragazzi’ che vivono con me e che dispongono di traballanti categorie interpretative, tipo ‘E ffémme so’ arrìmene del’uòmmene’ (Le donne sono la rovina degli uomini). Ebbene, cosa significa chiedersi ‘Quale ricaduta pastorale’ ha avuto quel libro? Ci dobbiamo domandare solo se grazie a Verso la Pasqua la Veglia pasquale è ben riuscita? Se c’era più gente del solito? Se i musici schitarranti erano più numerosi e fragorosi dell’anno scorso? Se le comunioni sono aumentate? Ma quella domanda (‘Quale tipo di ricaduta pastorale ha avuto il libro di meditazioni quotidiane intitolato Verso la Pasqua?) può e deve frangersi anche in altri tipi di domanda, tutte riconducibili a una sola: quanta gente nel profondo silenzioso della sua coscienza, grazie a quella lettura, è passata, anche di un grado centigrado, dalla superficialità alla profondità, dalla grettezza alla generosità, dal peccato come chiusura mentale alla grazia come apertura infinita? Ho negli occhi e nel cuore il volto triste e coraggioso del giudice Borsellino, tornato sulla cresta dell’onda nel 15’anniversario, da quando fu chiaro che l’avrebbero assassinato, e lui lo sapeva meglio di tutti. La sua vicenda ha avuto un’altissima ricaduta pastorale su di me.
La ricaduta pastorale
AUTORE:
Angelo M. Fanucci