“E’ uno spettacolo nuovo per Perugia. Questa è l’impressione che suscitò cento anni fa, il 4 giugno 1923, la prima processione e festa di Maria Ausiliatrice per i vicoli del Borgo Sant’Angelo di Perugia”.
A sottolinearlo è don Claudio Tuveri (SdB), direttore dell’Istituto Salesiano Don Bosco del capoluogo umbro, nell’annunciare il ritorno di questa processione mariana nel suggestivo borgo medioevale di Porta Sant’Angelo, domenica 4 giugno, con ritrovo, alle ore 17.15, presso il tempio di Sant’Angelo.
La processione percorrerà corso Garibaldi, sostando con preghiere davanti ai monasteri femminili di clausura di Sant’Agnese, della Beata Colomba e di Santa Caterina, per concludersi nella chiesa di Sant’Agostino dove, alle ore 18, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis. Al termine, nella piazza antistante, le filarmoniche di Pretola e di Torgiano onoreranno Maria Ausiliatrice con un concerto bandistico.
Sarà portata in processione l’antica statua mariana giunta da Roma nel 1923, pochi mesi dopo l’arrivo a Perugia dei primi tre salesiani, oggi custodita nella basilica di San Prospero interna all’Istituto Don Bosco.
Cento anni di futuro
L’atteso evento religioso e socio-aggregativo del prossimo 4 giugno è stato promosso dalla Famiglia Salesiana – sacerdoti, cooperatori ed ex allievi coordinati dal direttore don Tuveri, come appuntamento conclusivo del primo centenario di presenza dei figli di Don Bosco a Perugia (1922-2022). Anniversario molto sentito e partecipato con diverse iniziative rivolte al futuro, facendo prezioso tesoro del passato, il cui slogan è Cento anni di futuro (titolo dato al volume commemorativo del centenario); iniziative che, in questi mesi, hanno coinvolto le Istituzioni civili e religiose.
“Ricorderemo per molto tempo l’accoglienza della nostra città riservata al Rettor Maggiore – ricorda il professor Fausto Santeusanio, presidente dell’Unione ex allievi salesiani- al quale il sindaco Andrea Romizi, il 20 giugno, ha consegnato l’onorificenza della Iscrizione dell’Istituto Salesiano all’Albo d’Oro della città.
Il 2 ottobre, giorno dell’arrivo dei primi salesiani a Perugia nel 1922, sono state apposte due targhe a ricordo nella sede del Penna Ricci“.
Quella del centenario è stata anche una proficua occasione per richiamare l’attenzione delle attività educativo-formative per giovani dell’Istituto Don Bosco, come il Centro di Formazione Professionale (CNOS-FAP) e l’Oratorio Salesiano con il suo Centro sportivo.
Condividere un profondo senso di appartenenza
Ritornando al centenario della processione e festa di Maria Ausiliatrice, interessante è la testimonianza storico-sociale e religiosa giunta fin quasi a noi, narrata dal direttore don Claudio Tuveri e dal professor Fausto Santeusanio.
“I quaderni della cronaca del 1923 -commenta il sacerdote- conservati presso l’archivio del nostro Istituto, registrano questo evento come un segno di speranza per il futuro. Dopo più di sessant’ anni di chiusure, timori, contrapposizioni (sorte a seguito del periodo risorgimentale), quella processione, animata dal simulacro dell’Ausiliatrice, riportò il gusto della festa, del vivere la dimensione della comunità. Le famiglie con i loro bambini, ragazzi e giovani furono protagoniste. L’antico Oratorio Don Bosco del Penna Ricci fu il centro e il laboratorio di svariate iniziative quotidiane: lo sport, la musica, il teatro… Iniziative che accesero la gioia e il gusto di sentirsi corresponsabili e diedero a tutta la comunità perugina la soddisfazione di condividere un profondo senso di appartenenza”.
Necessità di riscoprire il valore della partecipazione
“Oggi stiamo attraversando un tempo -sottolinea don Tuveri- dove le persone, adulti e giovani, respirano una sensazione di smarrimento e di nostalgia per i valori che costruisco il tessuto comunitario e aiutano a riscoprire l’autentico senso della festa. Lo stile di vita piuttosto individualista e circoscritto ai propri interessi producono isolamento e solitudine; abbiamo tutti necessità di riscoprire il valore della condivisione e della partecipazione”.
Suscitare un nuovo entusiasmo nella popolazione
“Le cronache di cento anni fa -ricorda Santeusanio- fra cui Il Corriere d’Italia e L’Osservatore Romano, parlano della presenza di dodici -quindici mila perugini alla prima processione e festa della Madonna Ausiliatrice.
Il prossimo 4 giugno non saremo così tanti, in un secolo l’antico borgo Sant’Angelo si è svuotato di perugini, certamente auspichiamo una partecipazione numerosa di popolo di Dio. Tutta la Famiglia Salesiana di Perugia, con l’evento del 4 giugno dedicato a Maria Ausiliatrice, vuole suscitare un nuovo entusiasmo nella popolazione e ripristinare una bella tradizione che in passato ha inciso sulla vita religiosa e sociale della nostra città”.