È da sempre uno dei luoghi di incontro del centro cittadino, dove sorge una delle chiese più antiche della città dedicata a San Francesco, oggi santuario. Edificata a partire dall’anno 1265 in una zona ai confini delle vecchie mura cittadine e libera da significative preesistenti costruzioni, la chiesa è considerata il terzo monumento francescano dell’Umbria. La facciata è preceduta da un ampio sagrato, limitrofo ad un altrettanto vasto corridoio urbano che si allarga alla convergenza di cinque strade. Uno spazio piuttosto esteso ma esteticamente e architettonicamente informe, anonimo e spoglio, spesso invaso da auto in sosta. Piazza San Francesco, però, presto avrà una nuova pavimentazione e sistemazione generale. Il progetto degli architetti Paolo Leonelli e Mario Struzzi – presentato nei giorni scorsi alla presenza del sindaco Paolo Raffaelli, del vescovo Vincenzo Paglia e di Terenzio Malvetani, presidente della Carit, istituto finanziatore del progetto preliminare – disegna, con un solido e duraturo intervento, una piazza policroma con una pavimentazione, su una superficie di 1.750 metri quadrati, che sarà eseguita con pietre provenienti da varie parti del mondo: dalle cave italiane dei colli Euganei, delle grotte Marallo e di Assisi, ma anche da Betlemme e da Nang An in Cina, sullo stile di quella di San Francesco ad Assisi. La quarzite arriverà dal Brasile ed il granito della Namibia, in una sorta di grande ‘simbologia ecumenica’ legata al francescanesimo. Saranno particolarmente curati il colore e il disegno. Nella piazza, secondo il progetto, verranno collocate anche una fontana e un laghetto sul quale verrà posizionata la statua in bronzo alta due metri raffigurante san Francesco che sarà realizzata dallo scultore Paolo Borghi, che ha già eseguito opere per edifici sacri a Terni, come la cattedrale e la chiesa di Santa Maria della Pace. Il progetto di arredo prevede anche un obelisco, realizzato parte in acciaio e parte con formelle vetrate sulle quali saranno riprodotti i messaggi di pace di grandi personaggi del nostro tempo. Davanti al fabbricato della parrocchia, infine, dovrebbe essere posta una fila di alberi. Saranno anche disposti dei dissuasori in pietra per le auto, per rendere pedonale almeno la metà dell’area, mantenendo invariata la circolazione lungo l’arteria che conduce a corso Tacito. La spesa prevista sfiora il milione di euro. La Cassa di risparmio di Terni e Narni contribuirà con un suo finanziamento per la realizzazione di alcune opere artistiche.
La piazza si rinnova
TERNI. Come verrà trasformata la centrale area di San Francesco
AUTORE:
Elisabetta Lomoro