A poco più di un anno e mezzo dall’inizio dei lavori di recupero e ampliamento, l’8 dicembre la chiesa della Madonna del Latte è stata restituita alla comunità.
Non il consueto taglio del nastro, ma una sorta di arrivo al traguardo che ha visto coinvolti i bambini del catechismo, che di corsa hanno dato il via alla cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali pensati soprattutto per i giovani. “Il mio sogno – ha detto don Franco Sgoluppi – è che queste strutture possano diventare un centro pastorale per ragazzi e giovani famiglie. Lavoriamo insieme perché tutto ciò possa realizzarsi, perché questi spazi siano vissuti e non restino una cattedrale nel deserto”. Nel corso degli anni – ha continuato – la parrocchia è stata presente in mezzo alla gente, ha aperto le porte a iniziative di vario genere, con grande disponibilità nei confronti delle tante realtà che si sono venute e creare per il bene della collettività.
Un ringraziamento particolare don Franco lo ha voluto indirizzare a don Sergio Susi, recentemente scomparso, perché sua fu l’idea di fare domanda per il finanziamento con fondi derivanti dall’8 per mille. Il parroco ha ringraziato inoltre la diocesi che ha seguito lo sviluppo dei lavori con attenzione, il Comune, ma in particolare i progettisti, le ditte e gli operai che hanno fatto il possibile e anche di più per ultimare la realizzazione dell’opera nei tempi previsti, nonostante gli intoppi e soprattutto il cattivo tempo di questi mesi.
Impresa non facile e non priva di difficoltà, a partire dall’inizio, quando si è trattato di scegliere se intervenire con un’azione di recupero su ciò che era già esistente o demolire e ripartire da capo, ha detto mons. Giuseppe Russo, responsabile per l’edilizia di culto della Cei: “La comunità ha scelto di preservare l’esistente, di conservare la memoria di questo luogo realizzato con uno stile quasi industriale sul quale io stesso avrei osato molto di più in termini di cambiamento e innovazione. Oggi lo stile semplice, l’architettura vicina al linguaggio dei nostri tempi hanno permesso di realizzare una struttura pastorale che rispecchia lo spirito di partecipazione della collettività”.
Ha partecipato alla cerimonia anche l’on. Anna Ascani, parrocchiana della Madonna del Latte, che ha consigliato ai tanti bambini presenti di confidare in questa comunità capace di trasmettere valori che restano nel cuore anche quando le circostanze della vita ci portano lontano da casa. Dopo l’inaugurazione il vescovo Cancian ha concelebrato la messa insieme, tra gli altri, a don Domenico Renzini che fu il primo parroco. Durante la celebrazione sono stati presentati i bambini del catechismo che si stanno preparando a ricevere i sacramenti.
La nuova chiesa: la scelta attuata
All’idea di demolire la struttura originaria del 1983 e ricostruire da nuovo si è preferita la possibilità di conservazione dell’esistente con relativo ampliamento, riscontrando una minore spesa e maggiore risultato di superficie. Sopra la parte esistente è stato realizzato uno scudo termico con elevati valori di isolamento. L’ampliamento ha visto la creazione di una cappella feriale e di alcune sale parrocchiali, al piano superiore un unico salone. Esternamente il sacrato rappresenta un luogo di relazione aggregativa, con continuità di spazio rispetto al vicino parco rionale.