Mettersi al servizio del prossimo con gratuità e voglia di fare: con questo spirito 12 ragazzi del Cnos-Fap (Centro nazionale opere salesiane – Formazione e aggiornamento professionale) di Marsciano e Foligno, tutti di 16-17 anni, sono partiti il 14 giugno alla volta de L’Aquila. Obiettivo: regalare una settimana del proprio tempo ai coetanei abruzzesi, aiutandoli a ricostruire la loro scuola devastata dal sisma del 2009.
I 12 ragazzi (9 del corso per elettricisti di Marsciano e 3 di quello di cucina del Centro di formazione professionale di Foligno) hanno risposto all’appello lanciato alcune settimane fa da don Roberto Formenti, sacerdote salesiano, rappresentante legale della regione Abruzzo e direttore del Cfp de L’Aquila, il quale aveva chiesto un aiuto per allestire aule e laboratori della nuova sede didattica, dopo quattro anni passati nei container e la vecchia scuola resa completamente inagibile dal terremoto del 2009. Accompagnati dal docente Ygor Bianchi e dal coordinatore Federico Massinelli, il gruppo perugino è, quindi, partito volontario alla volta del capoluogo abruzzese per una settimana.
“I nove aspiranti elettricisti – raccontano i due docenti – hanno provveduto a trasportare macchinari, armadi, sedie, banchi, ecc., dall’ex sede terremotata e da quella provvisoria nei container nella nuova struttura didattica. I tre futuri cuochi si occupavano, invece, di preparare i pasti, sistemare la stanza adibita a dormitorio e aiutare don Roberto nella gestione del centro estivo. Le spese del viaggio e del vitto sono state coperte dall’istituto umbro e, comunque, tutti gli allievi dei nostri centri hanno contribuito raccogliendo cibo e vettovaglie che sono state poi portate a L’Aquila”. “Quello che ci ha stupiti – sottolineano ancora Ygor e Federico – è stato il coraggio, la voglia di fare e l’altruismo di questi ragazzi. Sono formidabili! Quando siamo rientrati in Umbria, molti dei loro compagni ci hanno chiesto di poter fare la stessa esperienza”.
Un’esperienza che rimarrà nel cuore dei 12 giovani volontari. “L’impatto con L’Aquila – raccontano Paolo Gubbiotti, Lorenzo Simonetti, Dominick Marku, Lorenzo Guglielmi (alcuni degli studenti volontari) -, bellissima e devastata al tempo stesso, è stato molto forte. Ma ci siamo sentiti accolti con grande riconoscenza e affetto. Nonostante lavorassimo duramente tutta la giornata, la stanchezza passava di fronte alla soddisfazione di aver fatto qualcosa di importante. Ripartiremmo anche subito!”.