La nostra agricoltura virtuosa

Presente anche il ministro Catania al convegno tifernate per le buone pratiche agricole, in particolare contro la cementificazione
Da sin. Rometti, Cecchini, il ministro Catania, la presidente Marini, il sindaco Bacchetta e Giubilei

Difendere l’agricoltura dalla cementificazione: questo il tema del convegno tenutosi sabato 1° settembre presso l’allestimento di Spazio Umbria a palazzo Vitelli a Sant’Egidio. L’iniziativa, inserita nell’ambito degli eventi collaterali del Festival delle Nazioni, ha avuto un’ottima partecipazione delle associazioni degli agricoltori per l’importanza dell’argomento in discussione e per la partecipazione del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania.

Giuliano Giubilei, giornalista e presidente del Festival, ha guidato la discussione ricordando in apertura i recenti dati Istat sull’occupazione, che vedono l’agricoltura come l’unico settore che oggi assuma lavoratori. Il sindaco Luciano Bacchetta ha voluto ringraziare il Ministro per l’attenzione riservata in questa occasione a Città di Castello “dove la realtà agricola fatta di tabacco e non solo ci riguarda da vicino”. L’assessore regionale Fernanda Cecchini ha sottolineato l’importanza della scelta fatta a suo tempo dalla Regione di tutelare l’economia agricola e la dimensione paesaggistica, scommettendo sull’innovazione del processo e del prodotto e sulla tutela del made in Italy. In pieno accordo anche l’assessore Silvano Rometti, che ha insistito sulla necessità di rafforzare la direzione intrapresa dal punto di vista commerciale migliorando la capacità di penetrazione del mercato. Il valore dell’agricoltura per lo sviluppo dell’economia umbra è stato al centro dell’intervento di Catiuscia Marini presidente della Regione Umbria. “La salvaguardia del territorio – ha detto – non può essere solo un vincolo ma è necessario avere una visione d’insieme per una tutela dinamica del paesaggio e dell’architettura rurale. L’Umbria è verde anche per la presenza diffusa di attività agricole tradizionali ma anche innovative e all’avanguardia”.

Il ministro Mario Catania ha esordito ricordando che l’Umbria è una regione virtuosa, con una percentuale di cementificazione in termini di superficie che si attesta intorno al 4% contro la media del 7% rilevata nelle altre regioni italiane, ed è perciò significativo che si discuta di come costruire il futuro dell’agricoltura proprio in un territorio a tale vocazione. Oggi la richiesta di cementificazione è sempre crescente e le innovazioni tecnologiche consentono di fare molto, nel bene e nel male. È necessario porre attenzione a non fare danni, e la buona politica ha il dovere e la responsabilità di lasciare ai posteri un’eredità non compromessa dalla devastazione del territorio. Il Governo si sta muovendo in tal senso con un disegno di legge di salvaguardia e di tutela che non consenta più ai Comuni di fare cassa con gli oneri di urbanizzazione, e che vincoli come destinazione del territorio per almeno cinque anni le aziende che hanno fruito di aiuti economici. È tuttavia necessario che la politica si sforzi di salvaguardare le imprese agricole dal complesso fenomeno della globalizzazione che le ha fortemente penalizzate, insistendo sull’importanza della certificazione dell’origine del prodotto, a garanzia del consumatore.

Molto va fatto contro un modello di sviluppo che ha favorito una cementificazione selvaggia che oggi indebolisce l’intero comparto dell’agricoltura, ma in quest’ottica l’Umbria può essere considerata un modello di sviluppo e di qualità.

AUTORE: Sabina Ronconi