Il catalogo che viene presentato a Perugia è teso a testimoniare una serie di eventi culturali promossi dalla Meu a partire dal 27 ottobre 2012, a motivo della nota memoria centenaria della visione di Costantino che, in qualche modo, ha aperto l’anno costantiniano successivo in ricordo dell’editto di Milano del 313 d.C. La visio di Costantino del 27 ottobre 312, specifica il presidente del Meu padre Saul Tambini nell’introduzione al catalogo, “costituisce un evento simbolico di straordinaria importanza per la storia della fede cristiana, per la cultura europea, per la storia dell’arte in generale e dell’arte sacra in particolare. L’evento ha rappresentato un’indiscutibile occasione per portare all’attenzione della cultura contemporanea la centralità del simbolo della croce, anche per la civiltà che da esso ha tratto sviluppo e pace”. Il volume ripercorre, anche solo idealmente, attraverso le opere più significative dedicate al simbolo della croce di ogni museo della rete, il suo itinerario iconografico nella storia.
Anche il card.Gualtiero Bassetti, nel suo contributo al volume a proposito del simbolo della croce ricorda le parole di Papa Francesco nella sua prima omelia da pontefice: “Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Vescovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore. Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti” (14 marzo 2013). “La ricchezza dei simboli – scrive ancora il card. Bassetti – legati alla santa croce ha stimolato nel corso dei secoli innumerevoli schiere di artisti a rappresentarla in vari contesti e con diversi strumenti, dalla pittura alla scultura, dal mosaico al cesello. Ne sono scaturite opere di indubbio valore religioso e artistico che ancor oggi ammiriamo stupiti”.
La Rete museale ecclesiastica dell’Umbria ha inteso ricordare con la mostra la visio Costantini e l’editto di Milano con il proprio straordinario patrimonio custodito all’interno delle proprie strutture museali. “Il risultato è stata una bellissima e variatissima esposizione di preziose rappresentazioni di crocefissi di varie epoche, decorati, scolpiti, cesellati finemente, di stendardi processionali, opere pittoriche e di oreficeria. Sono convinto – continua il card. Bassetti – che la valorizzazione dei nostri beni culturali ecclesiastici, anche in occasioni di speciali ricorrenze, possa giovare alla crescita culturale e spirituale di quanti in Umbria e in Italia sentono e vivono la fede non solo come qualcosa di intimo e di indicibile, ma anche come elemento di elevazione e promozione umana e sociale. Il ricco patrimonio delle nostre chiese e dei nostri musei testimonia secoli di vita religiosa in cui l’arte s’è messa a servizio del vero, manifestandolo e facendolo conoscere attraverso il bello”. C’è anche un
Il catalogo, che contiene anche una presentazione dell’assessore regionale alla Cultura Fabrizio Bracco – porta la firma di tre nomi importanti che ci introducono ad una giusta lettura e comprensione del mistero della Croce: Umberto Utro “La Croce e la Crocifissione del Salvatore nell’arte cristiana antica”, Andrea Pilato “L’iconografia e la venerazione della Croce dal XIV al XX secolo. Alcune considerazioni”. C’è poi il contributo di mons. Nazzareno Marconi, noto biblista che parlandoci della Croce nella Bibbia precisa che: “Una riflessione sulla croce nella Bibbia diventa necessariamente una riflessione sulla croce di Cristo nel Nuovo Testamento in cui compare circa 73 volte direttamente e svariate altre in maniera indiretta, mentre nell’Antico Testamento i riferimenti a questo antichissimo strumento di tortura sono pochissimi indiretti e tutti negativi”. “Nel testo dell’Antico Testamento – prosegue mons. Marconi – possiamo trovare tante immagini legate al termine ebraico ‘ez che significa: albero, legno, palo e che vennero identificate come simboli della croce. La coscienza diffusa dai testi evangelici che la croce non era stato ‘un incidente di percorso’, ma una scelta libera fatta da Gesù per esprimere al massimo il dono di sé come un sacrificio d’amore, trova una sintesi potente nel vangelo di Giovanni. ‘Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici’. La croce diventa così segno sintetico del sacrificio d’amore di Cristo”
Presentazione
Venerdì 7 marzo, alle ore 17, presso la Sala del dottorato – Chiostro di San Lorenzo di Perugia, viene presentato il volume In Hoc Signo. Il simbolo della Croce nella sua forma artistica in Umbria, frutto del lavoro della Rete dei musei ecclesiastici umbri (Meu) e del contributo della Fondazione della Cassa di risparmio di Perugia e della Regione dell’Umbria. Saranno presenti: il card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e presidente e delegato per i Beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale umbra, mons. Nazzareno Marconi, biblista e padre Saul Tambini, presidente Meu.